Un uomo palermitano e uno marocchino sono stati arrestati con l’accusa di istigazione e auto-addestramento al terrorismo

(ANSA)
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Due persone sono state arrestate, in seguito a un’indagine della Digos di Palermo, con l’accusa di istigazione e auto-addestramento al terrorismo. Si tratta di un italiano di 25 anni nato a Palermo e residente da alcuni mesi a Bernareggio, in provincia di Monza e Brianza, e di un 18enne marocchino residente a Cerano, in provincia di Novara. Secondo l’accusa, l’italiano, che si era convertito all’Islam e si faceva chiamare Yusuf, aveva conosciuto il marocchino su Internet, e quest’ultimo lo avrebbe spinto a radicalizzarsi sempre di più.

Dalle intercettazioni è emerso che i due studiavano tecniche di guerriglia, parlavano  di come addestrarsi alla guerra santa e discutevano della possibilità di partire per la Siria per combattere al fianco dei miliziani dell’Isis. Negli ultimi mesi l’italiano avrebbe anche avuto rapporti via Internet con una jihadista che vive negli Stati Uniti, che gli forniva indicazioni riservate sulle zone dove opera l’Isis; gli inquirenti stanno ancora cercando di identificare la donna. Nel provvedimento d’arresto i magistrati dicono che i due sarebbero dei “lupi solitari” che «intraprendono il jihad senza una ben precisa e chiara organizzazione ma spinti e motivati solo dal crescente odio verso i kuffar, parola araba che indica, attraverso una grande varietà di sfumature, la persona che non crede nel Dio islamico».