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  • Sabato 13 aprile 2019

“Gomorra 4”, cosa è successo nella quinta e nella sesta puntata

Con sviluppi di camorra che si alternano a vicende shakespeariane (occhio, SPOILER)

Si comincia con Patrizia che va ospite a casa Levante, dove Mickey vorrebbe rendere ufficiale la loro relazione. Però la giornata d’amore familiare parte malissimo: prima Patrizia spiega il suo ateismo alla suocera e quella non reagisce bene, poi viene presa da parte dal suocero Gerlando che le dice di levarsi dalla testa Mickey (“Michelangelo per me è speciale”) e che i Levante “non tengono piacere che o’ sangue nostro s’ammischia c’o sangue vostro”. A tavola c’è quindi una certa tensione e quando Mickey si appresta all’annuncio Patrizia lo interrompe e lo mette a tacere cambiando discorso, in obbedienza alla minaccia di Gerlando, e se ne va. Mickey esce matto, risponde male al padre, rincorre Patrizia, si fa quasi investire e finisce che lei gli dice di abbozzare: “n’potemm fa’ niente, Michela’”.

Superato questo quarto d’ora shakespeariano si passa all’azione, e la polizia piomba sulla consegna del carico di droga per gli uomini di Patrizia e sequestra tutto, non si sa informata da chi: Patrizia deve così spiegare a Sangueblù e ai fratelli Capaccio che la droga per loro non c’è più. Quelli sono piuttosto irritati ma accettano la promessa di Patrizia che entro un mese rimedierà con un nuovo carico. Poi però i Capaccio le chiedono un sacco di soldi e lei non ce li ha, quindi deve chiedere aiuto a Genny che la sgrida perché l’aveva delegata a cavarsela da sola mentre lui si sta dando una ripulita col progetto dell’aeroporto (intanto Genny ha un momento di gran tensione con sua moglie che è gelosa del ruolo di Patrizia, e che poco dopo le farà capire chi comanda in una mise coattissima da domatrice del circo). Insomma Patrizia si sente il fiato di tutti sul collo, ma la sua ribellione si limita alle questioni di cuore: va dai Levante come quella che ci ha ripensato, dice a Gerlando che si dia una regolata (“’o problema siete voi”), si prende Mickey e fuggono verso l’amore. Cioè, verso la puntata successiva.

Che ricomincia dalla loro mattina dopo: lei è struccata e più bella, lui sembra il solito barbiere di qualità. Lei gli spiega che qualcuno la vuole fregare ma che non crede che a tradirla sia stato il suo fidato Nicola. Il quale però non lo sa che lei non lo crede e quindi si è messo in investigazioni proprie col suo amico Lino, per paura di essere sospettato. E così scopre che parte della droga sequestrata è tornata in vendita e seguendone le tracce finisce in un condominio girone infernale occupato da africani, e compare di fronte a un terzetto di anziani capitribù. Poi prova a convincere Sangueblù che qualcuno sta giocando sporco ma Sangueblù lo snobba, e così facendo litiga con Valerio che è più preoccupato di lui di eventuali complotti. Patrizia riprova intanto a vedere suo fratello Alessio, che la manda via malamente di nuovo: ma lei gli dice che è incinta e gli chiede “che mamma potesse essere io?”. “La peggiore del mondo”, dice lui e le consiglia di rinunciare alla creatura, “se ha da fa’ la stessa fine nostra”.

Nicola prosegue nelle indagini e mal gliene incoglie. Perché i nemici complottisti si rivelano i fratelli Levante (i fratelli di Mickey): i quali fanno fuori di brutto Lino e poi ricattano Nicola ordinandogli di passare dalla loro e di rimpiazzare Patrizia ammazzandola. Nicola, a cui hanno minacciato tutta la famiglia, si dispone a farlo, ma arriva Mickey avvisato da una sorella che ha orecchiato le manovre dei fratelli, e lo porta con sé per affrontare i suoi fratelli e smontare i loro piani. Ma a smontare il suo momento “eroe buono” basta una sola frase di suo fratello: “Michela’, ma stai con noi o contr’annoi?”. E oplà, Michela’ ammazza il povero Nicola e va a raccontare a Patrizia che era stato Nicola ad averla tradita. Quella ci casca, innamorata e incinta: su quest’ultimo annuncio – che è incinta – i due si abbracciano commossi, dopo di che il Giuda va ad annunciarlo a sua volta a suo padre Gerlando che sta in mezzo alle solite gabbiette di uccellini, il quale assai malvolentieri lo benedice. La puntata finisce con la disgraziata famiglia di Nicola che lo piange, stringendo il malloppo che lui aveva lasciato nascosto per loro.