Il Nepal organizzerà una spedizione per raccogliere parte dei rifiuti abbandonati sull’Everest

Uno sherpa nepalese raccoglie spazzatura lasciata dagli scalatori sull'Everest, a circa 8.000 metri di altezza, nel maggio del 2010.
(NAMGYAL SHERPA/AFP/Getty Images)
Uno sherpa nepalese raccoglie spazzatura lasciata dagli scalatori sull'Everest, a circa 8.000 metri di altezza, nel maggio del 2010. (NAMGYAL SHERPA/AFP/Getty Images)

Il Nepal ha annunciato che organizzerà una spedizione sull’Everest per recuperare una parte dei rifiuti abbandonati dagli scalatori e dei corpi delle persone morte negli anni sulla montagna. Del problema dei rifiuti che si trovano sull’Everest si parla da anni: gli scalatori, infatti, spesso sono costretti a lasciarsi dietro bombole di ossigeno usate, lattine, tende strappate e rifiuti organici, come urina e feci.

A causa del riscaldamento globale e dello scioglimento progressivo dei ghiacciai, molti rifiuti abbandonati sulla montagna e coperti da cumuli di neve stanno tornando in superficie, e ora il governo del Nepal, in collaborazione con alcune associazioni di scalatori, ha deciso di inviare un gruppo di scalatori e sherpa a ripulire la montagna. La spedizione partirà il 25 aprile, con l’obiettivo di riportare indietro 11 tonnellate di materiale: otto persone arriveranno al Campo 2, a 6.400 metri d’altezza, e tre si alterneranno per andare al Campo 4, a 7.950 metri d’altezza, dove rimarranno per 15 giorni a raccogliere rifiuti. «Siamo orgogliosi del Monte Everest, ma siamo spesso accusati di non essere in grado di pulirlo. Ora ci impegneremo tutti insieme per pulire la montagna», ha detto Dandu Raj Ghimire, capo del dipartimento del turismo del Nepal.

L’Associazione degli alpinisti del Nepal (NMA) ha una serie di linee guida su come gestire i rifiuti organici e da tempo invitava il governo nepalese a prendere provvedimenti per fare in modo che gli scalatori gestiscano i rifiuti nel modo corretto. L’anno scorso il governo aveva anche chiesto alle squadre di arrampicatori una cauzione di 4.000 dollari, circa 3.500 euro, che non viene restituita se ogni scalatore non torna al campo base con otto chili di spazzatura e rifiuti organici, la quantità media che dovrebbe produrre durante la scalata.

C’è troppa cacca sull’Everest