Da luglio il prezzo dei biglietti dei mezzi pubblici a Milano salirà a 2 euro

(LaPresse/Stefano Porta)
(LaPresse/Stefano Porta)

L’annunciato aumento del prezzo dei biglietti urbani per i mezzi pubblici di Milano, con l’aumento del prezzo per la corsa singola da 1,5 a 2 euro, arriverà a luglio. La riforma delle tariffe voluta dal Comune è stata approvata dall’Assemblea dell’Agenzia del trasporto pubblico locale del bacino di Milano, Monza e Brianza, Lodi e Pavia, e dunque ora è ufficiale. Non si conosce con esattezza il giorno in cui verranno introdotte le nuove tariffe perché sia ATM, l’azienda che gestisce il trasporto pubblico a Milano, che altre società di trasporto dovranno adeguarsi al cambiamento e «si dovrà viaggiare tutti insieme alla velocità della ruota più lenta», ha spiegato il presidente dell’Agenzia del trasporto pubblico locale Umberto Regalia.

La riforma riguarda tutti i comuni della provincia di Milano e di Monza e Brianza. Prevede che il biglietto urbano singolo passi da 1,50 a 2 euro e il giornaliero da 4,50 a 7 euro. A differenza di oggi, però, il biglietto urbano singolo però si potrà usare più volte anche in metropolitana – entro i 90 minuti di validità – e il carnet da dieci corse potrà essere usato da persone diverse. Inoltre sarà allargata la fascia di validità dei biglietti urbani, che saranno quindi validi anche per arrivare in comuni per cui è ora necessario un biglietto più costoso.

Il costo degli abbonamenti rimarranno più o meno invariati per chi si sposta solo in città, mentre tenderanno a diminuire per gli abitanti dei comuni di periferia. Oggi un abbonamento mensile urbano costa 35 euro, e salirà a 39; l’abbonamento annuale continuerà invece a costare 330 euro. L’abbonamento mensile e annuale per under 26 e anziani non subirà variazioni. Per chi abita nella seconda fascia, invece, l’abbonamento mensile diminuirà passando da 55 a 50 euro, mentre quello annuale da 498 a 460 euro. Nella terza fascia, il mensile passerà da 79 a 60 euro e l’annuale da 685 a 552 euro, e così via.