Julian Assange sarà espulso dall’ambasciata dell’Ecuador, dice Wikileaks

(Jack Taylor/Getty Images)
(Jack Taylor/Getty Images)

Wikileaks ha scritto su Twitter che il suo fondatore, Julian Assange, sarà espulso dall’ambasciata dell’Ecuador a Londra, in cui vive da circa sette anni. Secondo Wikileaks l’espulsione dovrebbe avvenire “in ore o giorni” e avrebbe come pretesto la pubblicazione degli “INA Papers“, una serie di documenti rivelati lo scorso 25 marzo da Wikileaks, che dimostrerebbero il ricorso del presidente dell’Ecuador Lenín Moreno a paradisi fiscali. Nei giorni scorsi Moreno aveva accusato Assange di aver violato ripetutamente le condizioni di asilo. Wikileaks sostiene che l’Ecuador avrebbe già trovato un accordo con il Regno Unito per l’arresto di Assange.

Nel 2010 un tribunale svedese aveva chiesto l’arresto di Assange per tre accuse di stupro, molestie sessuali e di “coercizione illegittima”, ma nel 2017 il caso era stato archiviato. Nei suoi confronti resta però il mandato d’arresto da parte della polizia di Londra: nel 2010 era stato arrestato dalla polizia britannica in seguito a un mandato di arresto europeo e internazionale da parte dell’Interpol, su richiesta delle autorità svedesi, ma dopo aver ottenuto di essere liberato su cauzione per dieci giorni era fuggito. Nel 2012 aveva richiesto e ottenuto asilo politico nell’ambasciata dell’Ecuador per i timori di essere estradato negli Stati Uniti, una volta messo sotto processo in Svezia, per la rivelazione di enormi quantità di documenti riservati statunitensi.