Il cantante congolese Koffi Olomidé è stato condannato in contumacia da un tribunale francese per lo stupro di una 15enne

Il cantante congolese Koffi Olomidé durante un concerto (YouTube)
Il cantante congolese Koffi Olomidé durante un concerto (YouTube)

Il cantante congolese Koffi Olomidé, uno dei più popolari musicisti africani, è stato condannato in contumacia da un tribunale di Nanterre, in Francia, per lo stupro di una sua ex ballerina avvenuto quando lei aveva 15 anni. Olomidé, che ha 62 anni e non si è presentato al processo, è stato condannato a due anni di carcere con sospensione condizionale della pena e al pagamento di un risarcimento di 5mila euro. L’avvocato di Olomidé considera la sentenza come una vittoria dato che comporta il ritiro del mandato d’arresto internazionale nei confronti del suo cliente: la sospensione condizionale della pena prevede che possa essere arrestato solo nel caso in cui compia un altro reato.

Olomidé era stato inizialmente accusato di stupro nel 2012: quattro ballerine che avevano lavorato per lui avevano raccontato di essere state aggredite dal cantante più volte tra il 2002 e il 2006, nella Repubblica Democratica del Congo e in Francia. Dal 2009 Olomidé, il cui vero nome è Antoine Agbepa Mumba, non era più tornato in Francia. L’uomo è un cantante, produttore discografico e compositore di musica soukous, anche nota come “rumba africana”.