Felix Tshisekedi, il nuovo presidente della Repubblica Democratica del Congo, ha concesso la grazia a circa 700 prigionieri politici

LUIS TATO/AFP/Getty Images
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Felix Tshisekedi, che da qualche settimana è il nuovo presidente della Repubblica Democratica del Congo, ha concesso la grazia a circa 700 prigionieri, tra i quali anche alcune note figure politiche che si erano opposte al precedente presidente Joseph Kabila, che era al potere dal 2001, quando subentrò al padre dopo che venne assassinato. La grazia, annunciata qualche giorno fa, è diventata effettiva il 13 marzo.

Tshisekedi è il figlio di un leader dell’opposizione morto nel 2017 ed è diventato presidente dopo le elezioni del dicembre 2018. Dopo la sua vittoria, Martin Fayulu – un altro candidato di opposizione – aveva fatto ricorso contro il risultato, ma la Corte Costituzionale del paese aveva dato ragione a Tshisekedi. In breve: in parte dell’opposizione c’era il sospetto, per ora non provato, che Tshisekedi avesse vinto grazie al supporto di Kabila. La concessione della grazia a più di 700 persone, tra le quali alcune che si erano opposte a Kabila, sembra però andare verso un’altra direzione. Reuters spiega comunque che nei penitenziari della Repubblica Democratica del Congo continuano a esserci più di cento “prigionieri politici”.