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  • Lunedì 4 marzo 2019

Non sono ancora stati trovati Daniele Nardi e Tom Ballard, sul Nanga Parbat

Da oltre una settimana non si hanno notizie dell'alpinista italiano e di quello britannico, e i soccorsi sono ripresi oggi dopo essere stati ostacolati dal maltempo

(l'ambasciatore italiano in Pakistan Stefano Pontecorvo su Twitter)
(l'ambasciatore italiano in Pakistan Stefano Pontecorvo su Twitter)

Le ricerche di Daniele Nardi e Tom Ballard, i due alpinisti che da domenica 24 febbraio risultano dispersi sulla montagna pakistana del Nanga Parbat, sono riprese lunedì dopo essere state complicate nel weekend dal brutto tempo. Con diversi giorni di ritardo, domenica un elicottero è infine riuscito a prelevare l’alpinista spagnolo Alex Txikon dal campo base del K2, montagna del Karakorum distante duecento chilometri in linea d’aria, per effettuare una ricerca con dei droni d’alta quota sulla via su cui si trovavano Nardi e Ballard. Lunedì l’elicottero ha finalmente raggiunto il Nanga Parbat, volando fino a 7.100 metri di altezza, praticamente la massima altezza raggiungibile, senza però avvistarli. Ha perciò lasciato Txikon al campo 1, dal quale ha proseguito a piedi verso il campo 2 per iniziare le ricerche coi droni.

Nardi, che è della provincia di Latina e ha 42 anni, e Ballard, che invece è britannico e ha 30 anni, stavano tentando di aprire una nuova via al Nanga Parbat, la nona montagna più alta del mondo, di 8.125 metri, in Pakistan. Il loro obiettivo era arrivare in cima salendo per lo “sperone Mummery”, una parete sul cosiddetto versante Diamir della montagna (quello nord-ovest). L’ultima comunicazione con i due era avvenuta domenica mattina, e nei giorni seguenti erano state avviate le ricerche.

La tenda dei due era stata avvistata giovedì, coperta di neve, ma le fasi successive dei soccorsi sono state complicate e hanno avuto diversi imprevisti: una spedizione di alpinisti che si erano offerti volontari per recuperare i due era stata annullata per il rischio valanghe. Dopo che per un giorno gli elicotteri erano dovuti rimanere a terra per via delle schermaglie tra India e Pakistan il piano alternativo, quello che prevedeva l’aiuto di Txikon e dei droni, non era potuto partire subito per problemi nel pagamento della società che gestiva i voli. Una volta risolti, poi, è arrivato il brutto tempo che ha portato nuove nevicate. Domenica infine Txikon è stato prelevato al campo base del K2, ma il meteo non ha ancora consentito il suo trasferimento al campo base del Nanga Parbat fino a lunedì. Le famiglie di Nardi e Ballard hanno organizzato una raccolta fondi sul sito GoFundMe, che ha già ottenuto oltre 120mila euro di finanziamenti.