Theresa May ha subito un’altra brutta sconfitta in Parlamento su Brexit

(Jack Taylor/Getty Images)
(Jack Taylor/Getty Images)

Giovedì la prima ministra del Regno Unito Theresa May ha subito un’altra sconfitta in Parlamento su Brexit: con 303 voti contro e 258 a favore, i deputati britannici hanno bocciato una mozione del governo con il quale avrebbero sostanzialmente dovuto sostenere la strategia di May di tornare nuovamente a Bruxelles, per provare per l’ennesima volta a rinegoziare l’accordo con l’Unione Europea. Determinante per la sconfitta nel voto è stata l’astensione dell’ala più radicale del Partito Conservatore, preoccupata che la mozione presentata dal governo potesse indirettamente impedire un’uscita dall’Unione Europea senza accordo, eventualità che i cosiddetti “hard Brexiteers” ritengono comunque migliore dell’attuale accordo.

Il risultato del voto di ieri non è legalmente vincolante per il governo, che quindi può decidere di proseguire le trattative con l’Unione Europea: ma è un voto che complica comunque la posizione di May. La prima ministra aveva infatti assicurato alla controparte europea che sarebbe riuscita ad ottenere la maggioranza in Parlamento su un accordo modificato, nel caso in cui l’Unione avesse fatto qualche concessione: il voto di giovedì però dimostra che non dispone di una maggioranza solida, riducendo così le sue possibilità di negoziare un accordo che il Parlamento britannico, sempre più diviso, possa approvare.