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  • Mercoledì 6 febbraio 2019

Cosa sappiamo della sparatoria in cui è stato ferito un giovane nuotatore a Roma

Sabato notte Manuel Bortuzzo era con i suoi amici all'Axa quando due persone su uno scooter gli hanno sparato, non si capisce perché

Il luogo dove è avvenuta la sparatoria. (ANSA/ LORENZO ATTIANESE)
Il luogo dove è avvenuta la sparatoria. (ANSA/ LORENZO ATTIANESE)

Manuel Bortuzzo, un giovane di 19 anni, è ricoverato all’ospedale San Camillo di Roma dopo essere stato ferito da un colpo di pistola nella notte tra sabato e domenica all’Axa, un quartiere alla periferia sud est di Roma, vicino a Ostia. Ancora non si sa né chi sia stato a sparare a Bortuzzo, né – soprattutto – perché: era un nuotatore delle Fiamme Gialle senza apparenti legami con la criminalità o con altri ambienti pericolosi, e quella sera stava trascorrendo quella che gli amici che erano con lui descrivono come una serata tranquilla.

Bortuzzo sabato sera aveva partecipato a una festa di compleanno con i suoi amici e una ragazza che frequentava da poche settimane; dopodiché aveva raggiunto un pub in piazza Eschilo per bere qualcosa. Arrivati sul posto, però, avevano visto delle auto della polizia e avevano deciso di cambiare locale. Erano tornati alle due macchine parcheggiate poco lontano, e Bortuzzo e la ragazza si erano fermati davanti a un distributore di sigarette. Secondo l’unica testimone, la ragazza, alle loro spalle è passato uno scooter nero con a bordo due persone: non è chiaro se abbiano chiamato o meno i due giovani, prima di sparare tre colpi. Due non hanno colpito nessuno, ma uno ha colpito al torace Bortuzzo: la prognosi è ancora riservata, ma Il TempoLa Stampa scrivono che, secondo i medici, è possibile che Bortuzzo rimanga paralizzato dalle gambe in giù.

Secondo i giornali, gli investigatori si stanno concentrando sull’ipotesi che ci sia stato uno scambio di persona, e stanno provando a capire se la sparatoria sia legata a quello che era successo nel pub poco prima. Le auto della polizia, infatti, erano lì perché due gruppi di giovani – otto persone in tutto, sembra – si erano picchiate per futili motivi. I gestori del locale hanno raccontato a Repubblica che, da quello che hanno potuto vedere, i giovani si erano urtati e provocati nel locale e si erano picchiati all’esterno, prima di scappare per l’arrivo della polizia chiamata dai proprietari. Repubblica scrive che uno degli otto indossava un cappello con la visiera, simile a quello che – ha raccontato il padre di Bortuzzo – il giovane ferito portava spesso. Una delle persone coinvolte nella rissa è stata interrogata, ma non ha voluto dire niente.

La polizia sta indagando anche altre possibilità, legate al passato del giovane e alla sua relazione con la ragazza, che non è stata ferita per pochi centimetri. Non è però emerso finora niente di sospetto. Bortuzzo era nato a Treviso, e si era trasferito a Roma da pochi mesi per nuotare. Viveva in una caserma delle Fiamme Gialle e si allenava con la squadra Aurelia Nuoto Roma.