Il governo italiano ha preso una posizione sul Venezuela

È piuttosto vaga e si limita ad «appoggiare il desiderio» di nuove elezioni, senza sostenere esplicitamente Juan Guaidó

Juan Guaidó (JUAN BARRETO/AFP/Getty Images)
Juan Guaidó (JUAN BARRETO/AFP/Getty Images)

Dopo giorni di tentennamenti, il governo italiano ha preso una posizione sulla crisi economica, politica e sociale che da qualche settimana sta interessando il Venezuela. Con una nota emessa dalla presidenza del Consiglio, il governo «appoggia il desiderio del popolo venezuelano di giungere nei tempi più rapidi a nuove elezioni presidenziali libere e trasparenti», spiegando anche che «va inoltre garantita la sicurezza dei cittadini astenendosi da ogni forma di violenza».

È una posizione ancora piuttosto vaga, che ad esempio non chiede esplicitamente la rimozione di Maduro, né riconosce Juan Guaidó come presidente ad interim come già fatto da molti altri paesi europei. Sembra invece il frutto di un compromesso fra le due forze di governo, Lega e Movimento 5 Stelle, che sul Venezuela la pensano in modo un po’ diverso (contro Maduro i primi, più nel mezzo i secondi). Fino a ieri l’Italia non aveva ancora preso una posizione ufficiale, e anzi aveva bloccato la possibilità di una risoluzione comune europea.

Si era espresso invece con più chiarezza il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che parlando all’inaugurazione di un centro di accoglienza per migranti aveva detto: «non vi può essere né incertezza né esitazione: la scelta tra volontà popolare e richiesta di autentica democrazia da un lato, e dall’altro la violenza della forza e le sofferenze della popolazione civile».