Gian Carlo Blangiardo sarà il prossimo presidente dell’ISTAT

Gian Carlo Blangiardo in un'immagine del 26 agosto 2011
(ANSA/PASQUALE BOVE)
Gian Carlo Blangiardo in un'immagine del 26 agosto 2011 (ANSA/PASQUALE BOVE)

Le commissioni Affari Costituzionali di Camera e Senato hanno dato parere favorevole alla nomina del professor Gian Carlo Blangiardo a presidente dell’ISTAT. A favore di Blangiardo ha votato la maggioranza parlamentare con l’appoggio di Forza Italia. Il voto di oggi indica che le iniziali difficoltà a riunire Lega e Movimento 5 Stelle sul nome di Blangiardo, che è sostenuto in particolare dalla prima, sono state superate. Il parere delle commissioni è l’ultimo passaggio prima della nomina formale a presidente dell’Istat. Secondo i giornali, il Consiglio dei ministri dovrebbe proporre ufficialmente la nomina al presidente della Repubblica che procederà nei prossimi giorni alla sua ratifica.

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Della possibile scelta di Blangiardo si parlava dall’estate scorsa e il suo nome aveva causato molte discussioni, che avevano contribuito a ritardarne la nomina. Blangiardo, nato nel 1948 e dal 1998 professore ordinario di demografia all’Università di Milano Bicocca, è considerato vicinissimo a Comunione e Liberazione e alla Lega, e per questo è accusato di non essere del tutto imparziale come dovrebbe essere un presidente dell’ISTAT.

Nel luglio del 2017, per esempio, Blangiardo aveva partecipato all’assemblea programmatica della Lega organizzata da Matteo Salvini a Piacenza. In passato Blagiardo propose di calcolare l’aspettativa di vita a partire dal concepimento, equiparando di fatto le interruzioni di gravidanza alla mortalità infantile. Blangiardo è poi legato al movimento antiabortista “Scienza e Vita”, è contrario all’aborto e critico nei confronti della legge 194 che in Italia lo garantisce come diritto. Blangiardo, infine, è spesso entrato in polemica con il presidente dell’INPS Tito Boeri sull’immigrazione.