La finale della Coppa d’Asia sarà Qatar-Giappone

(Koki Nagahama/Getty Images)
(Koki Nagahama/Getty Images)

La nazionale di calcio qatariota ha battuto 4-0 gli Emirati Arabi Uniti nella seconda semifinale della Coppa d’Asia e si è qualificata alla finale, che giocherà questa settimana contro il Giappone, che ieri ha eliminato l’Iran. Il Qatar era dato tra le favorite ma nella sua storia non aveva mai superato i quarti di finale del torneo. La nazionale araba è allenata dallo spagnolo Felix Sanchez e nelle sei partite giocate fin qui si è distinta per l’organizzazione difensiva e per la qualità sopra la media dei suoi giocatori offensivi. Il capocannoniere della squadra e del torneo è Almoez Ali, autore di otto gol. Almoez è sudanese naturalizzato qatariota e la sua idoneità nazionale per il Qatar — così come quella di un compagno di squadra, l’iracheno di nascita Bassam Al-Rawi — è stata contestata nel corso del torneo perché sarebbe stata concessa pur non soddisfacendo il requisito minimo di cinque anni di permanenza continua nel paese.

La finale della Coppa d’Asia è il più importante risultato ottenuto dall’ambizioso e discusso piano di sviluppo calcistico intrapreso dai sovrani del Qatar negli ultimi quindici anni. La famiglia che governa il paese ha investito nello sport oltre due miliardi di dollari: fra i suoi obiettivi principali c’è quello di presentarsi con una nazionale competitiva ai contestati Mondiali che ospiterà nel 2022, ai quali arriva senza averci mai partecipato prima. La federazione qatariota ha risposto alla accuse per i casi di Almoez Ali e Al-Rawi sostenendo di non essere preoccupata poiché in passato i due hanno già rappresentato il Qatar nei tornei giovanili riconosciuti dalla FIFA. Fra i 23 convocati della squadra di Sanchez, ci sono dieci giocatori naturalizzati nati in paesi africani e medio orientali.