Perché oggi si festeggia l’Epifania

È la festa cristiana che celebra la prima volta in cui Gesù si mostrò al pubblico, in sintesi

(Matthias OesterleZUMA Wire)
(Matthias OesterleZUMA Wire)

Come ogni 6 gennaio, la Chiesa cattolica festeggia l’Epifania, cioè la prima volta in cui secondo i Vangeli Gesù Cristo si mostrò in pubblico (il termine viene dal verbo greco “epifàino”, mostrarsi). La data è stata tradizionalmente fissata al 6 gennaio soltanto diversi secoli dopo la morte di Gesù: cioè più o meno nel quarto secolo, quando la sua nascita venne fissata al 25 dicembre.

La data del 6 gennaio salta fuori contando 12 giorni – un numero dalla forte connotazione simbolica per la tradizione pagana – dalla nascita alla prima volta in cui Gesù venne mostrato in pubblico secondo i Vangeli: cioè quando fu visitato dai Magi che vennero ad adorarlo a Betlemme, poco dopo la sua nascita (a proposito: un sacco di cose che sapete sui Magi sono false). Dal punto di vista teologico, la venuta dei Magi rappresenta allegoricamente il riconoscimento della natura divina di Gesù da parte dei popoli non-ebrei, a cui più avanti sarebbe stata destinata la sua predicazione.

L’Epifania viene festeggiata da tutta la cristianità, e in Italia è anche una festa civile (anche se smise di esserlo per un breve periodo dal 1978 al 1985).