La Cina ha raggiunto la faccia nascosta della Luna

Il lander della missione Chang'e-4 è il primo nella storia a compiere un atterraggio controllato nell'emisfero lunare che non vediamo mai

La vista dalla superficie lunare (CNSA Photo)
La vista dalla superficie lunare (CNSA Photo)

Il lander Chang’e-4 dell’Agenzia spaziale cinese ha raggiunto la faccia nascosta della Luna, rendendo la Cina la prima nazione ad avere compiuto un atterraggio controllato in quella zona del nostro satellite naturale. Nei prossimi giorni dal lander uscirà un piccolo robot (rover) che potrà esplorare l’ambiente circostante. Per la Cina è uno dei risultati più importanti raggiunti negli ultimi anni nelle tecnologie spaziali, settore nel quale sta investendo grandi risorse per colmare la distanza con i paesi occidentali.

La Luna ci mostra sempre la stessa faccia, indipendentemente dal punto della Terra da dove la osserviamo, a causa della rotazione sincrona (il coincidere del periodo di rotazione con quello di rivoluzione). L’osservazione e l’esplorazione di questo emisfero lunare nascosto è da sempre complicata: se ci si trova sulla faccia nascosta, la Luna diventa un ostacolo per comunicare con la Terra via radio.

Finora nessuno era riuscito a compiere un atterraggio controllato sulla faccia nascosta della Luna, proprio perché è difficile comunicare e mantenere il controllo sui robot. Per attenuare questo problema, a maggio dello scorso anno la Cina ha collocato intorno alla Luna un piccolo satellite, che ha permesso di fare da ponte per trasmettere le informazioni dalla Chang’e-4 alla Terra e viceversa.

Il lander di Chang’e-4 durante l’atterraggio controllato sulla Luna (CNSA Photo)

Il lander ha raggiunto il bacino Polo Sud-Aitken, un grande cratere con un diametro di 2.500 chilometri, che si trova a sud dell’equatore sulla faccia nascosta della Luna.

La vista dalla superficie lunare (CNSA Photo)

Quel cratere viene da tempo osservato con attenzione dai ricercatori, che ipotizzano si sia formato in seguito all’impatto di un grande oggetto spaziale miliardi di anni fa. Lo studio del bacino potrebbe consentire di ricostruire con più precisione le modalità e il periodo dell’impatto, offrendo nuovi indizi su come si stesse evolvendo all’epoca il nostro Sistema solare.

Il rover che sarà rilasciato dal lander avrà il compito di analizzare le rocce lunari del bacino, raccogliendo nuovi dati utili per comprenderne la composizione. Il lander avrà invece come primo obiettivo il cielo osservabile dalla faccia nascosta della Luna, che dovrebbe offrire una maggiore visibilità per compiere osservazioni e inviare dati agli astronomi sulla Terra.

Il programma spaziale cinese negli ultimi anni ha fatto numerosi progressi, soprattutto per quanto riguarda la produzione di sonde e rover. Prima della faccia nascosta. L’Agenzia spaziale cinese aveva già compiuto un’esplorazione dell’altro emisfero lunare con la missione Chang’e-3. L’iniziativa era servita per sperimentare sistemi e soluzioni che sono stati poi impiegati per la nuova missione ora in corso.