Giuseppe Conte sul suo colloquio privato col Papa

«Abbiamo richiamato il rispettivo impegno che stiamo portando avanti per realizzare, ciascuno nell’ambito delle proprie competenze, un ampio disegno riformatore della comunità in cui operiamo»

(EPA/VATICAN MEDIA)
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Sabato il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha incontrato in una specie di colloquio privato papa Francesco: non era una visita ufficiale, e Conte non è stato accompagnato da alcuna delegazione diplomatica, una cosa piuttosto rara. I due sono rimasti insieme per circa 45 minuti, scrivono i giornali, e Conte ha regalato al papa una copia della Divina Commedia di Dante Alighieri. Dopo l’incontro, Conte ha riassunto  quello che si sono detti su Facebook, spiegando di aver discusso dei rispettivi impegni riformatori, «ciascuno nell’ambito delle proprie competenze».

Questa mattina ho incontrato Papa Francesco: nel corso del lungo colloquio privato abbiamo richiamato il rispettivo impegno che stiamo portando avanti per realizzare, ciascuno nell’ambito delle proprie competenze, un ampio disegno riformatore della comunità in cui operiamo. Ci siamo confrontati sui temi delle diseguaglianze sociali, delle migrazioni, dell’ambiente, della pace. È stato un incontro molto toccante, che mi rinnova nell’impegno politico, etico, sociale a operare con grande determinazione per migliorare la nostra società e per rendere tutti i cittadini pienamente partecipi del nostro progetto di benessere sociale ed economico.