La grossa crisi dei pub nel Regno Unito

Dal 2001 ha chiuso più di uno su quattro, perché si beve meno birra e le tasse sono sempre più alte

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(Christopher Furlong/Getty Images)

Dal 2001 nel Regno Unito ha chiuso più di un pub su quattro, dice un rapporto dell’Office for National Statistics (ONS), il più grande istituto britannico indipendente di statistica. Nel 2001 i pub nel Regno Unito erano 52.500, mentre oggi sono 38.815, con la diminuzione più consistente avvenuta negli ultimi 10 anni, a partire dalla recessione del 2008. Le cause della chiusura hanno a che fare con l’aumento delle tasse sulla birra e con il cambiamento delle abitudini dei consumatori, e la crisi ha riguardato in particolare i piccoli pub indipendenti, che hanno avuto maggiori problemi ad adattarsi ai cambiamenti di mercato.

Le zone in cui ha chiuso il maggior numero di pub sono le periferie delle grandi città, dove in media i pub sono più piccoli e hanno quindi subito maggiormente il contraccolpo dell’aumento delle tasse e della diminuzione del consumo di birra. Dal 2008 al 2013 le tasse sulla birra sono aumentate del 42 per cento e le vendite sono calate del 24 per cento. Mentre altri esercizi commerciali, come i supermercati, hanno potuto ammortizzare l’aumento dei costi grazie alla vendita di altri prodotti, i pub – la cui merce più venduta è la birra – non hanno avuto questa possibilità. Molti hanno dovuto scegliere se scaricare i costi sui consumatori – aumentando i prezzi e rischiando quindi di perdere clienti – o provare ad andare avanti riducendo i margini di guadagno. Solo tra il 2008 e il 2013, ha detto la British Beer and Pub Association (l’associazione dei pub del Regno Unito, BBPA), hanno chiuso circa 5.000 pub in tutto il paese.

Mentre il numero complessivo dei pub è diminuito, dice il rapporto, è aumentato quello dei pub appartenenti a grandi catene commerciali, insieme a quello dei pub medi e grandi, con più di nove dipendenti: ce n’erano poco meno di 14mila nel 2001, mentre ora sono quasi 16mila. Questo ha fatto sì che nonostante le molte chiusure, il numero totale degli impiegati nel settore sia rimasto stabile in questo decennio.

Tuttavia, secondo l’associazione Campaign for Real Ale, il problema più grosso della chiusura di tanti pub non riguarda i posti di lavoro persi, ma piuttosto il fatto che sia a rischio il beneficio che i piccoli pub portano alle comunità locali, essendo tra i pochi punti di aggregazione sociale che ci sono in molte zone periferiche e residenziali. Per mitigare il problema, il governo ha promesso agevolazioni fiscali di circa 60 milioni di sterline a partire dal prossimo anno, ma la BBPA ha fatto notare che resta comunque un grosso squilibrio a complicare l’esistenza dei pub: il settore incassa circa lo 0,5 per cento del fatturato complessivo dei negozi fisici, ma paga circa il 2,8 per cento delle tasse complessivamente versate da questi.