I deputati del Movimento 5 Stelle contrari al decreto sicurezza hanno ritirato i loro emendamenti

(ANSA/RICCARDO ANTIMIANI)
(ANSA/RICCARDO ANTIMIANI)

I deputati del Movimento 5 Stelle che avevano espresso dubbi sul cosiddetto “decreto sicurezza” in discussione alla Camera hanno ritirato tutti gli emendamenti che avevano presentato nei giorni scorsi. Il testo sarà votato lunedì. Il decreto legge, molto voluto dal ministro dell’Interno Matteo Salvini, deve essere confermato dalla Camera entro il 3 dicembre altrimenti decadrà in maniera automatica. Gli emendamenti, che avrebbero rischiato di allungare le procedure di voto e, se approvati, di modificare la sostanza del decreto, erano stati presentati da un gruppo di 18 deputati del Movimento 5 Stelle che in una lettera al loro capogruppo avevano espresso la loro contrarietà al provvedimento.

Il decreto è stato molto contestato durante il suo percorso legislativo poiché impone una serie di nuove restrizioni su accoglienza e immigrazione da molti ritenute a rischio di incostituzionalità; per esempio prevede la cancellazione della protezione umanitaria, una delle tre forme di tutela che venivano concesse ai richiedenti asilo. Il decreto aveva già causato alcuni contrasti tra i parlamentari del Movimento durante il passaggio al Senato, dove è stato approvato all’inizio di novembre. Al voto di fiducia sulla conversione in legge del testo non avevano partecipato infatti cinque senatori del Movimento 5 Stelle: Gregorio De Falco, Paola Nugnes, Elena Fattori, Virginia La Mura, Matteo Mantero. Tutti e cinque al momento sono sotto indagine da parte del collegio dei probiviri del partito e ora rischiano l’espulsione.