Almeno 53 persone sono morte per una serie di esplosioni venerdì a Mogadiscio, in Somalia

Soldati somali vicino all'Hotel Sahafi dopo una serie di esplosioni, il 9 novembre 2018 (AP Photo/Farah Abdi Warsameh)
Soldati somali vicino all'Hotel Sahafi dopo una serie di esplosioni, il 9 novembre 2018 (AP Photo/Farah Abdi Warsameh)

Venerdì a Mogadiscio, in Somalia, quattro autobombe sono esplose vicino all’Hotel Sahafi: sono morte almeno 53 persone e più di cento sono state ferite. L’attentato è stato rivendicato dal gruppo islamista al Shabaab. Il numero dei morti potrebbe salire ancora perché molti dei feriti sono in condizioni gravi. Gli autori dell’attentato sono stati uccisi dalla polizia. Nella zona intorno all’Hotel Sahafi, uno dei più noti della città, si trova anche il quartier generale della polizia investigativa somala.

Al Shabaab, che in arabo significa “la gioventù”, si è sviluppato dall’Unione delle Corti Islamiche, una rete di gruppi islamici che all’inizio del 2006 prese il controllo di Mogadiscio. Dal 2007 al 2011 arrivò a controllare Mogadiscio e diverse città della Somalia, dopodiché fu allontanato dalle aree urbane, ma controlla ancora molte zone rurali. Nel 2017 e quest’anno ha compiuto molti attacchi terroristici a Mogadiscio. In quello del 14 ottobre 2017 morirono almeno 500 persone.