Il pugile messicano Canelo Alvarez è diventato il nuovo campione mondiale dei pesi medi dopo aver battuto ai punti il kazako e campione in carica Gennady Golovkin nell’incontro — uno dei più attesi e importanti dell’anno — disputato sabato notte a Las Vegas. Alvarez ha vinto grazie ai voti dei tre giudici, che gli hanno assegnato due 115-113 e un 114-114. L’incontro è stato uno dei più seguiti della stagione pugilistica, perché metteva di fronte due atleti fortissimi e all’apice della loro forma, che un anno fa terminarono il loro primo incontro in parità fra moltissime polemiche. Anche questa volta il verdetto dei giudici è stato molto criticato per dei presunti favoritismi ad Alvarez: Golovkin ha lasciato il ring senza rilasciare nessuna dichiarazione ad HBO, il broadcaster ufficiale dell’incontro.
Lo scorso maggio la prima rivincita fra i due fu annullata perché Alvarez risultò positivo al clenbuterolo, una sostanza vietata, in un controllo antidoping volontario. Alvarez si giustificò sostenendo di aver assunto la sostanza a sua insaputa perché presente in della carne contaminata, come effettivamente spesso capita agli atleti messicani, a cui l’agenzia antidoping mondiale sconsiglia di mangiare carne proveniente dagli allevamenti del loro paese. Non ci fu nessuna squalifica e negli ultimi test Alvarez è risultato sempre negativo.
La piccola vicenda non ha intaccato l’enorme popolarità di Alvarez in Messico, di cui al momento è l’atleta di punta. Ha 28 anni, è nato a Guadalajara ed è soprannominato Canelo (il suo nome è Saul) per via dei suoi capelli rossi. Il suo promoter è l’ex pugile messicano Oscar De La Hoya. Dei 53 incontri professionistici disputati in carriera, Alvarez ne ha vinti 50, ne ha pareggiati due e ne ha perso soltanto uno, nel 2013 contro l’americano Floyd Mayweather, il più forte peso medio nella storia recente della boxe.