La Francia ha ammesso per la prima volta le torture durante la Guerra d’Algeria

Emmanuel Macron (AP Photo/Christophe Ena)
Emmanuel Macron (AP Photo/Christophe Ena)

Il presidente francese Emmauel Macron ha ammesso per la prima volta che l’esercito francese fece ricorso alla tortura durante la Guerra d’Algeria, che fu combattuta tra il 1954 e il 1962 e si concluse con l’indipendenza dell’Algeria dopo 130 anni di colonizzazione francese. Macron ha ammesso che Maurice Audin – un assistente professore all’Università di Algeri e attivista per l’indipendenza – morì dopo essere stato arrestato e torturato per giorni dall’esercito francese. Fino al 2014 la versione ufficiale sulla scomparsa di Audin era che fosse scappato di prigione, l’ex presidente francese François Hollande ammise che morì durante la detenzione e Macron ora ha ammesso che fu torturato. Si pensa che durante la Guerra d’Algeria morì più di un milione di algerini, per la maggior parte civili, a causa delle violenze dell’esercito francese, che solo recentemente ha cominciato ad ammetterle.