La procura di Agrigento ha trasmesso gli atti dell’indagine su Matteo Salvini per il caso Diciotti ai magistrati di Palermo

Alcuni migranti a bordo della Diciotti, in una foto del 2015 (AP Photo/Carmelo Imbesi)
Alcuni migranti a bordo della Diciotti, in una foto del 2015 (AP Photo/Carmelo Imbesi)

La procura di Agrigento ha trasmesso gli atti dell’indagine nei confronti del ministro dell’Interno Matteo Salvini ai magistrati di Palermo che ora hanno 15 giorni per inviarli al tribunale dei ministri presso la Corte d’appello di Palermo. Salvini è accusato dalla procura di Agrigento di cinque reati in relazione al blocco in porto della nave Diciotti della marina militare, a bordo della quale si trovavano 177 migranti a cui per una settimana è stato impedito di sbarcare.

Salvini è accusato di sequestro di persona, sequestro di persona a scopo di coazione, omissione di atti d’ufficio, arresto illegale e abuso d’ufficio, reati che avrebbe commesso mentre svolgeva le funzioni di ministro dell’Interno. Per questo il procedimento seguirà un iter particolare. I magistrati di Palermo dovranno limitarsi a passare i documenti dell’indagine al tribunale dei ministri che avrà 90 giorni, prorogabili di altri 60, per svolgere le indagini e decidere se autorizzare la procura di Agrigento a richiedere l’autorizzazione a procedere al Senato, la camera di cui fa parte Salvini. Il Senato, in quel caso, potrà decidere se permettere o meno l’inizio di un processo contro il ministro dell’Interno con un voto a maggioranza.