Fine luglio, primi di agosto, alla Camera

Facce, smorfie e pose dei deputati che in questi giorni sono impegnati a discutere il cosiddetto "decreto dignità"

Luigi Di Maio durante la discussione del "decreto dignità", Roma, 1 agosto 2018
(Roberto Monaldo / LaPresse)
Luigi Di Maio durante la discussione del "decreto dignità", Roma, 1 agosto 2018 (Roberto Monaldo / LaPresse)

In questi giorni la Camera è aperta per esaminare gli emendamenti al cosiddetto “decreto dignità“– cioè la nuova legge sul lavoro – presentato dal ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico, Luigi Di Maio. Si sono viste scene notevoli: come le relatrici della minoranza, Debora Serracchiani del PD e Renata Polverini di Forza Italia, che condividono un microfono durante un intervento; Maria Elena Boschi e Luca Lotti che fanno gesti misteriosi verso il lato opposto dell’aula; Vittorio Sgarbi che mostra una cosa sul telefono a Di Maio (il quale però, in altri momenti, è sembrato piuttosto spento). Se tutto va bene, la legge di conversione del decreto sarà approvata entro la settimana: poi passerà al Senato.