L’ex presidente del Milan Yonghong Li è indagato per false comunicazioni sociali

(MIGUEL MEDINA/AFP/Getty Images)
(MIGUEL MEDINA/AFP/Getty Images)

L’investitore cinese Yonghong Li, ex presidente e proprietario di maggioranza del Milan, è indagato dalla procura di Milano per il reato di false comunicazioni sociali. Le indagini della procura si stanno infatti concentrando sui comunicati ufficiali usati da Li nel suo periodo di presidenza per affermare di poter far fronte a tutti gli impegni finanziari della proprietà. Nonostante i comunicati, Li non è poi stato in grado di provvedere all’ultima ricapitalizzazione della società, a cui invece ha provveduto il fondo statunitense Elliott versando 32 milioni di euro per la gestione corrente del club. Li non è riuscito nemmeno a rimborsare Elliott, che la scorsa settimana — tramite la società Project RedBlack — ha ottenuto la proprietà e il controllo della società.

L’altra notizia di oggi che riguarda il Milan è la sentenza del Tribunale arbitrale dello sport di Losanna (TAS), il quale ha riammesso la squadra nelle coppe europee per la stagione 2018/19, annullando così l’esclusione stabilita lo scorso 27 giugno dalla UEFA.