Un sindacato dello stabilimento FCA di Melfi ha indetto uno sciopero contro l’acquisto di Cristiano Ronaldo alla Juventus
La sezione dell’Unione Sindacale di Base dello stabilimento automobilistico di FCA a Melfi, in provincia di Potenza, ha indetto due giorni di sciopero per protestare contro l’acquisto del calciatore Cristiano Ronaldo da parte della Juventus, club che – come FCA – appartiene alla società d’investimento Exor. Lo sciopero è in programma dalle 22 di domenica 15 alle 6 di martedì 17 luglio.
Per Cristiano Ronaldo, attaccante portoghese considerato il più forte e famoso giocatore al mondo, la Juventus pagherà 100 milioni di euro al Real Madrid più altri 12 milioni di oneri accessori. È l’acquisto più costoso di sempre sia per la Juventus che per la Serie A italiana, ma molti ritengono che il suo valore reale sia superiore alla cifra a cui è stato venduto. Sembra che Ronaldo e la Juventus abbiano firmato un contratto di quattro anni in cui il giocatore percepirà 30 milioni di euro netti a stagione fino al 2022.
L’Unione Sindacale di Base ha scritto che «è inaccettabile che mentre ai lavoratori di FCA e CNHI [gruppo produttore di veicoli speciali, sempre di proprietà di Exor] l’azienda continui a chiedere da anni enormi sacrifici a livello economico, la stessa decida di spendere centinaia di milioni di euro per l’acquisto di un calciatore». Per quanto condividano lo stesso azionista di maggioranza, Exor, la Juventus e FCA sono ovviamente due società distinte e separate, con conti e dirigenti distinti e separati, e sono entrambe quotate in borsa.
È normale che una sola persona guadagni milioni e migliaia di famiglie non arrivino alla metà del mese? […] La proprietà dovrebbe investire in modelli auto che garantiscano il futuro di migliaia di persone piuttosto che arricchirne una soltanto, questo dovrebbe essere il fine di chi mette al primo posto gli interessi dei propri dipendenti, se ciò non avviene è perché si preferisce il mondo del gioco, del divertimento a tutto il resto.
Nello stabilimento di Melfi si producono i SUV compatti Jeep Renegade e Fiat 500X, oltre che la Fiat Punto, che uscirà di produzione quest’estate senza essere sostituita da nuovi modelli dello stesso segmento. Dopo la presentazione del piano industriale fino al 2022 dello scorso maggio, è opinione di molti che FCA abbia deciso di puntare su alcuni marchi del gruppo a scapito di altri, come Fiat.
Proprio per la dismissione della Punto, nello stabilimento di Melfi si contano 1640 lavoratori in esubero. La scorsa settimana è stato firmato un accordo tra la Fiat e i sindacati per regolare la cassa integrazione e il contratto di solidarietà: 5857 lavoratori a rotazione avranno una riduzione del monte ore e della retribuzione.