I dodici ragazzi e l’allenatore della loro squadra di calcio che dallo scorso 23 giugno erano intrappolati nella grotta di Tham Luan, nel nord della Thailandia, sono stati estratti con successo, al termine di una lunga e complicata operazione di salvataggio seguita in diretta dai media di tutto il mondo. La notizia del successo dell’operazione è arrivata intorno alle 13.45 italiane. Il salvataggio è quindi completo: sono usciti anche il medico e i tre Navy SEAL che avevano assistito dentro alla grotta i ragazzi durante le operazioni.
I sommozzatori erano entrati nella grotta per l’ultimo giorno di operazioni alle 5 di mattina (ora italiana), procedendo molto rapidamente e rispettando il piano di tirare fuori tutti quanti entro oggi. Nelle operazioni di domenica e lunedì erano stati portati fuori in tutto otto ragazzi, accompagnati da due sub ciascuno per il difficile e claustrofobico percorso, a tratti completamente allagato, che conduce all’esterno della grotta. Non conosciamo ancora le condizioni di salute dei quattro ragazzi estratti oggi e dell’allenatore, ma gli otto ragazzi portati in salvo tra domenica e lunedì sono in ospedale e stanno bene: soltanto due hanno delle lievi infezioni polmonari. I ragazzi soccorsi domenica hanno anche visto i propri genitori, ma per ora attraverso un vetro, per evitare infezioni.
Il Post ha seguito il terzo giorno delle operazioni nella grotta in Thailandia con un liveblog. Qui di seguito, tutti gli aggiornamenti dal più recente al più vecchio.
• Tutti e dodici i ragazzi e il loro allenatore di calcio sono stati portati fuori dalla grotta dove erano intrappolati da 18 giorni: i soccorritori hanno così portato a termine una complicata operazione durata tre giorni e preparata per quasi due settimane;
• Nelle operazioni di oggi sono stati portati fuori dalla grotta quattro ragazzi e l'allenatore, che sono poi stati trasportati in elicottero all’ospedale di Chiang Rai, dove rimarranno ricoverati per almeno una settimana insieme agli altri;
• Non sappiamo quali siano le condizioni di salute dei quattro ragazzi estratti oggi e dell’allenatore, ma gli altri otto stanno bene e sono ricoverati in ospedale: due hanno delle lievi infezioni polmonari, altri sono leggermente feriti, e sono stati sottoposti a vari esami medici;
• Anche gli ultimi tre sommozzatori (Navy SEAL) e il medico che erano rimasti nella grotta con i ragazzi per assisterli nelle operazioni sono usciti.
Gli ultimi quattro Navy SEAL a uscire dalla grotta.
https://www.facebook.com/ThaiSEAL/photos/a.1393158180807577.1073741828.1393136284143100/1646429878813738/?type=3&theater
Sui social network c'è chi sta criticando Elon Musk, l'imprenditore e inventore a capo di Tesla e Space X, che nei giorni scorsi aveva annunciato e raccontato estesamente i suoi sforzi per contribuire alle operazioni di soccorso. I suoi ingegneri avevano progettato dei “mini-sommergibili” in cui infilare i ragazzi nell'estrazione, come metodo alternativo a quello effettivamente poi usato. Su Twitter, qualcuno lo ha accusato di aver sfruttato tutta la vicenda per farsi pubblicità, e di aver rischiato di intralciare i soccorsi, visto che è andato in Thailandia per portare i suoi mini-sommergibili quando le operazioni stavano già procedendo con successo con l'altro metodo (cioè equipaggiando i ragazzi con delle maschere speciali, e accompagnandoli fuori senza usare le capsule).
Lui ha risposto su Twitter a un tweet di BBC che riportava un commento di Narongsak Osotthanakorn, cioè il capo delle operazioni. Musk ha scritto che Narongsak non è davvero l'esperto, aggiungendo che non è corretto definirlo capo dei soccorsi: in realtà sono giorni che è descritto così da tutti i mediai internazionali. Secondo Musk l'esperto è invece Dick Stanton, il capo dei sommozzatori britannici che hanno partecipato alle operazioni: ha pubblicato uno scambio di mail che risale a sabato e domenica, in cui Stanton lo incoraggia ad andare avanti con lo sviluppo dei mini-sommergibili. Musk è poi andato in Thailandia a portarli lunedì, quando le operazioni erano effettivamente già cominciate. Narongsak lo aveva ringraziato e aveva detto di avere apprezzato le capsule, spiegando però che non erano «pratiche per la missione».
Musk ha anche risposto a chi criticava il progetto in sé, ribadendo che i mini-sommergibili sarebbero stati in grado di fare il percorso senza incastrarsi, e di essere pronto a dimostrarlo.
Gianni Infantino, presidente della FIFA, l'organo di governo del calcio mondiale, aveva invitato i 12 ragazzi e l'allenatore in Russia per vedere la finale dei Mondiali: non potranno però andarci, perché dovranno rimanere in ospedale almeno una settimana e la finale è domenica. La FIFA ha detto che penserà comunque a un evento a cui invitarli, e intanto la squadra inglese del Manchester United li ha già invitati a vedere una partita all'Old Trafford la prossima stagione .
Le scene nei pressi dell'ospedale di Chiang Rai dove sono arrivati gli ultimi ragazzi estratti dalla grotta.
(Linh Pham/Getty Images)
(Linh Pham/Getty Images)
Le autorità thailandesi oggi hanno anche arrestato un giornalista straniero che aveva fatto volare un drone sopra la grotta per fare delle riprese: ieri il capo dei soccorsi aveva esplicitamente chiesto di evitarlo, perché avrebbe potuto disturbare gli elicotteri. Soltanto ad alcuni giornalisti, poi, è stato permesso di rimanere nella zona fuori dalla grotta, mentre la maggior parte è stata costretta ad assistere alle operazioni negli altri centri operativi dei soccorsi.
Chi ha seguito i soccorsi in questi tre giorni si sarà accorto che non sono state diffuse immagini delle operazioni vere e proprie. Anzi, le barelle sulle quali sono stati trasportati i ragazzi sono state nascoste con dei grossi ombrelli: ieri erano bianchi, oggi erano colorati.
(AP Photo/Sakchai Lalit)
• Tutti e dodici i ragazzi e il loro allenatore di calcio sono stati portati fuori dalla grotta: la notizia è arrivata intorno alle 13.45, quasi otto ore dopo l'inizio del terzo giorno di operazioni;
• I primi tre ragazzi estratti oggi sono già stati trasportati in elicottero all'ospedale di Chiang Rai, mentre il quarto e l'allenatore sono ancora all'ospedale da campo fuori dalla grotta;
• Non sappiamo quali siano le condizioni di salute dei quattro ragazzi estratti oggi e dell'allenatore, ma gli altri otto stanno bene e sono ricoverati in ospedale: due hanno delle lievi infezioni polmonari, altri sono leggermente feriti, e sono stati sottoposti a vari esami medici;
• Nella grotta rimangono ancora tre sommozzatori (Navy SEAL) e il medico che erano rimasti con i ragazzi per assisterli nelle operazioni: stanno uscendo anche loro.
La pagina Facebook dei Navy SEAL thailandesi dice: «Non sappiamo se è un miracolo, se è la scienza, o qualcos'altro. Tutti e tredici i “cinghiali” sono ora fuori dalla grotta.»
https://www.facebook.com/ThaiSEAL/posts/1645812222208837
Finite con successo le operazioni, in molti stanno ricordando Saman Gunan, il sommozzatore thailandese di 38 anni morto lo scorso giovedì mentre partecipava ai preparativi per l'estrazione portando le bombole d'aria. Gunan aveva lasciato la Marina da tempo, ma aveva preso parte comunque alle operazioni come volontario.
La pagina Facebook dei Navy SEAL thailandesi ricordano i tre sommozzatori e il dottore che devono ancora uscire, chiedendo di “mandare loro degli incoraggiamenti”.
https://www.facebook.com/ThaiSEAL/posts/1645665392223520
Per chi fosse disorientato dagli emoji dei cinghiali: è il simbolo della squadra di calcio di cui fanno parte i ragazzi, ed è diventato il modo in cui sono stati identificati in questi giorni, perfino nelle comunicazioni ufficiali della Marina.
Il primo ministro thailandese Prayut Chan-O-Cha ha detto che finite le operazioni la grotta di Tham Luan rimarrà chiusa al pubblico per un po', e che quando riaprirà sarà controllata con attenzione, soprattutto nella stagione dei monsoni. La grotta è una popolare attrazione turistica locale, e i ragazzi e l'allenatore ci erano entrati da soli, spingendosi molto in profondità, rimanendo poi bloccati a causa delle forti piogge che hanno allagato l'uscita.
• Tre ragazzi sono stati estratti dalla grotta nelle operazioni di oggi: significa che dentro ne è rimasto solo uno, più l'allenatore;
• Il primo ragazzo è uscito alle 11.06 (ore italiane), il terzo è stato segnalato come fuori dalla grotta pochi minuti fa;
• Le operazioni stanno procedendo più o meno ai ritmi di ieri, cioè velocemente, e per ora il piano è di tirare fuori anche l'ultimo ragazzo e l'allenatore, concludendo così il salvataggio;
• Non sappiamo ancora come stiano i ragazzi estratti oggi.
Intanto si è saputo che il primo ministro thailandese Prayut Chan-O-Cha ha ringraziato personalmente Elon Musk, dicendosi «molto commosso» e definendo «ingegnosa» la soluzione dei “sommergibili-per-bambino”. Secondo Jerome Taylor di AFP, in ogni caso, si può leggere tra le righe: “Grazie, ma ce la facciamo da soli”.
Ancora nessuna conferma sui presunti movimenti di ambulanze dai giornalisti sul posto, che ieri invece erano stati relativamente veloci nel segnalarli. Si aspetta.
Finora ci sono state poche notizie, ma forse ora ci siamo. I sommozzatori sono nella grotta dalle 5 di stamattina (ora italiana): secondo le previsioni basate sulle tempistiche di ieri, dovrebbero uscire a breve. E infatti è stata segnalata la prima ambulanza, che potrebbe avere a bordo il primo ragazzo estratto oggi.
I giornalisti fuori dalla grotta aspettano notizie. (YE AUNG THU/AFP/Getty Images)
Un ripasso su come si svolgono concretamente le operazioni: due sub per ciascun ragazzo, che indossa una maschera speciale – che rende più facile respirare rispetto alle normali valvole da sub – collegata a una bombola trasportata da uno dei sommozzatori. Una corda fissa guida i soccorritori nel percorso, un'altra lega il ragazzo a uno dei sub.
Uno dei passaggi è troppo stretto per attraversarlo con la bombola sulla schiena, che quindi deve essere temporaneamente spostata e fatta passare attraverso il buco da sola. La grotta è ovviamente completamente buia, e l’acqua nei condotti più stretti è piena di impurità che la rendono opaca e difficile da illuminare con le torce: i sub e i ragazzi devono quindi procedere alla cieca, avanzando in alcuni casi per decine di metri interamente sott’acqua.
Ci sono anche alcuni passaggi molto ripidi, che devono essere scalati con attrezzatura da speleologi per salire in sicurezza. Ampi tratti, invece, si percorrono camminando. Lungo il percorso sono disposte delle lampade e molte bombole d'aria, per sostituire man mano quelle esaurite.
Una efficace rappresentazione grafica della grotta sviluppata da Reuters, che mostra una sezione orizzontale (quindi dall'alto) della grotta. Da destra a sinistra si vede l'ingresso, i punti in cui sono state installate le pompe per drenare l'acqua, la cosiddetta “Camera 3” che ospita il centro operativo dei soccorsi, la biforcazione della grotta, e la zona in cui sono stati ritrovati i ragazzi.
Quest'altra immagine associa alla sezione orizzontale una serie di sezioni verticali, che mostrano di lato vari ambienti della grotta, con le relative dimensioni proporzionate a una persona. Si vede quanto è grosso l'ambiente iniziale, e quanto man mano il percorso si restringa, fino a diventare più stretto di mezzo metro in corrispondenza della cosiddetta “Pattaya Beach”, uno dei punti più difficili da percorrere per i sub e i ragazzi. È anche segnalata la zona più pericolosa da attraversare per via delle forti correnti sotterranee.
Questa linea invece indica la lunghezza della grotta, sulla base delle stime fornite da un Navy SEAL a Reuters.
Un'ambulanza come quelle che hanno trasportato i primi ragazzi estratti, fuori dalla grotta. (YE AUNG THU/AFP/Getty Images)
Sostanzialmente che escano i primi ragazzi dalla grotta, se tutto fila liscio. Se le cose andranno come ieri, inizialmente ci saranno i giornalisti sul posto che segnaleranno ambulanze allontanarsi dalla grotta, e poi elicotteri alzarsi dalla vicina zona di atterraggio e volare verso Chang Rai, la città con l'ospedale dove sono ricoverati gli altri. Un'ambulanza, si è capito in questi due giorni, significa in teoria un ragazzo portato fuori.
Le agenzie di stampa cercheranno di confermare via via l'uscita dei ragazzi con i membri delle operazioni di soccorso, ma domenica e lunedì non ci sono state conferme ufficiali fino al pomeriggio (ora italiana): anzi, le barelle su cui erano trasportati i ragazzi sono state coperte con dei grossi ombrelli bianchi, nel tragitto verso l'elicottero.
Per quanto riguarda i tempi, ieri si sono avute le prime notizie sul primo ragazzo estratto intorno a mezzogiorno, ma i sub erano entrati un'ora dopo nella grotta rispetto a oggi. Se ci metteranno come ieri, quindi, dovrebbero arrivare le prime caute segnalazioni intorno alle 10: ma è possibile che ci mettano anche meno, stando alle parole delle autorità.
I giornalisti sul posto segnalano che dopo che ieri le operazioni sono andate molto bene il clima al campo base è sempre più disteso e ottimista. Dopo la conferenza stampa di ieri sera, e dopo quella di stamattina, i giornalisti hanno applaudito le autorità, e stamattina i volontari locali hanno organizzato dei pasti comuni a base di piatti tipici.
Intanto l'imprenditore e inventore americano Elon Musk è arrivato in Thailandia per consegnare quei bizzarri “sommergibili-per-bambino” che ha progettato negli scorsi giorni: sono delle strette capsule di alluminio in cui dovrebbero essere inseriti i bambini, che poi dovrebbero essere condotti fuori dai sub.
Era un'idea strana e che secondo molti presentava delle criticità, soprattutto per il rischio che queste capsule si incastrassero lungo il percorso. Quando Musk aveva finito di perfezionarle, in ogni caso, i primi ragazzi erano già stati estratti dalla grotta.
Musk aveva quindi detto che avrebbe portato i prototipi in Thailandia, in caso potessero servire. Lo ha fatto, aggiungendo che «la Thailandia è così bella». Il capo dei soccorsi Narongsak Osatanakorn ha gentilmente rifiutato: «Nonostante questa tecnologia sia buona e sofisticata, non è pratica per questa operazione».
Stamattina i medici che si stanno occupando degli otto ragazzi estratti hanno tenuto una conferenza stampa per dare aggiornamenti sulla loro salute. I primi quattro, soccorsi domenica, hanno lievi sbucciature e ferite, mentre due soffrono di lievi infezioni polmonari. Sono stati sottoposti a esami del sangue, a una terapia endovenosa (cioè con la flebo) e sono stati vaccinati. Nessuno ha la febbre, ma avevano una temperatura corporea molto bassa per aver nuotato nell'acqua gelida della grotta. Hanno mangiato riso, porridge, pane e cioccolato, ma nessun cibo speziato o poco digeribile.
I medici hanno però detto che hanno parlato con gli infermieri e sono di buon umore: sono assititi psicologicamente, ma i primi segnali sembrano positivi. Non è stato però permesso loro di guardare la tv, per evitare traumi. Si sa che rimarranno in ospedale almeno una settimana, e quindi non potranno partecipare alla finale dei Mondiali di calcio di Russia, alla quale erano stati invitati dal presidente della FIFA Gianni Infantino.
I primi quattro, quelli soccorsi domenica, hanno visto i propri genitori ma soltanto attraverso un vetro. I risultati degli esami finiranno di arrivare in un paio di giorni, e probabilmente sarà allora che ai genitori sarà permesso entrare in contatto con i figli. Alcuni giornalisti hanno segnalato che i ragazzi hanno parlato con il primo ministro thailandese Prayut Chan-O-Cha: non è però chiaro come sia stato possibile, visto che non hanno potuto parlare nemmeno con i genitori. Vi aggiorneremo se questo aspetto diventerà più chiaro.
I nomi dei ragazzi estratti finora non sono stati diffusi pubblicamente, per rispetto delle famiglie di quelli ancora intrappolati. I medici però hanno detto che quelli in ospedale hanno tra i 12 e i 16 anni, lasciando intendere che probabilmente l'unico ragazzino undicenne, il più giovane del gruppo, è ancora nella grotta.
Buongiorno, e benvenuti al liveblog del Post con il quale racconteremo il terzo, e forse ultimo, giorno di operazioni nella grotta di Tham Luan, in Thailandia.
• Diciannove sommozzatori sono entrati alle 5.08 di mattina ora italiana (laggiù erano le 10), con l’obiettivo di estrarre tutti e quattro i ragazzi e anche l’allenatore 25enne che è con loro. Secondo i piani, usciranno anche il medico e i Navy Seal rimasti nella grotta ad assistere i ragazzi, completando così le operazioni.
• Ieri il primo ragazzo era uscito dalla grotta 5 ore e mezza dopo l’ingresso dei sub, e in tutto le operazioni erano durate nove ore: cioè molto meno rispetto ai tempi previsti, grazie a una migliore organizzazione dei soccorsi e all’esperienza accumulata nel primo giorno di operazioni. Il capo dei soccorsi Narongsak Osatanakorn ha detto che oggi si spera di fare ancora più in fretta.
• Gli otto ragazzi estratti finora sono in ospedale e stanno bene. Due hanno lievi infezioni polmonari, e gli ultimi quattro tirati fuori indossano occhiali da sole per proteggersi gli occhi dopo più di due settimane passate nella totale oscurità. I quattro ragazzi soccorsi domenica hanno visto i propri genitori attraverso un vetro, per evitare infezioni, e hanno mangiato porridge, pane e cioccolato (ma non il piatto tipico a base di maiale che avevano chiesto).