Malta ha annunciato che non renderà più disponibili i propri porti per le navi delle ong

(MATTHEW MIRABELLI/AFP/Getty Images)
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Poco prima del summit del Consiglio europeo a Bruxelles, iniziato ieri, il governo di Malta ha fatto sapere che non renderà più disponibili i propri porti per le navi delle ong. «Malta non può permettere che associazioni con una struttura simile a quella sotto indagine [la Lifeline] usino Malta per le proprie operazioni», ha detto il governo in un comunicato. Il governo si riferisce alla nave della ong Lifeline, che ieri ha attraccato a Malta alla fine di un caso politico di cui si era discusso in tutta Europa. In realtà negli ultimi tempi Malta ha accolto ben poche navi delle ong, anche perché le sue risorse e capacità di gestire sbarchi e richieste di protezione internazionale sono molto limitate.

Il caso della Lifeline è solo l’ultima conseguenza di una campagna di ostilità del nuovo governo italiano contro le ong che soccorrono i migranti nel Mediterraneo. Malta fra l’altro, seguendo le richieste dell’Italia, sta indagando sui soccorsi compiuti dalla Lifeline: il capitano della nave è stato interrogato dalla polizia maltese e la nave è stata sequestrata.