Buzz Aldrin, il secondo uomo sulla Luna, ha fatto causa ai suoi figli accusandoli di avergli sottratto denaro

L'astronauta Buzz Aldrin (87) interviene alla conferenza "Humans 2 Mars" all'università di Washington DC, 9 maggio 2017
(Olivier Douliery/ Abaca/LaPresse)
L'astronauta Buzz Aldrin (87) interviene alla conferenza "Humans 2 Mars" all'università di Washington DC, 9 maggio 2017 (Olivier Douliery/ Abaca/LaPresse)

L’ex astronauta Buzz Aldrin, la seconda persona a mettere piede sulla Luna dopo Neil Armstrong nel 1969, ha fatto causa a due dei suoi figli e a una sua ex agente accusandoli di avergli sottratto denaro e di avere diffuso falsità sulla sua reputazione. La causa è stata depositata in un tribunale della Florida ad alcuni giorni di distanza da una petizione, presentata dai figli, per ottenere il controllo dei suoi beni. I figli dicono che Aldrin soffre di un “degrado cognitivo” e deve essere aiutato nella gestione dei suoi averi. Aldrin, che ha 88 anni, ha negato di avere bisogno di assistenza e ha accusato figli ed ex agente di avergli sottratto denaro e “cimeli spaziali” dal valore di svariati milioni di dollari. Entro fine settimana Aldrin dovrebbe essere sottoposto a una visita psichiatrica disposta dal tribunale per appurare le sue condizioni.