Grecia e Macedonia hanno firmato un accordo sul nuovo nome della Macedonia

Risolverebbe un problema che esiste da trent'anni: ora dovrà essere approvato dal parlamento macedone e confermato da un referendum

(SAKIS MITROLIDIS/AFP/Getty Images)
(SAKIS MITROLIDIS/AFP/Getty Images)

Grecia e Macedonia hanno firmato oggi un accordo preliminare affinché il nuovo nome della Macedonia diventi Repubblica della Macedonia settentrionale. L’accordo è stato firmato a Psarades, un paese greco vicino al confine con la Macedonia, dal primo ministro greco Alexis Tsipras e dal primo ministro macedone Zoran Zaev. Oltre a Zaev e Tsipras a Psarades era presente anche Federica Mogherini, l’alto rappresentante dell’UE per gli Affari Esteri. L’accordo è arrivato dopo un voto favorevole da parte del parlamento greco. Il nuovo nome della Macedonia dovrà ora essere approvato dal parlamento macedone e, tramite referendum, dai suoi cittadini.

Il problema legato al nome della Macedonia esiste da quando nel 1991 la Macedonia dichiarò la sua indipendenza dalla Jugoslavia scegliendo il nome “Repubblica di Macedonia”, lo stesso nome che aveva quando faceva parte della federazione jugoslava. Alcuni cittadini e politici greci accusarono il nuovo paese di essersi appropriato di un nome e di un’identità culturale e storica appartenente a un’area geografica che rientrava nei confini dello stato greco. Secondo questa tesi, la Repubblica di Macedonia si era appropriata di una parte della cultura greca, “sfruttando” la figura storica di Alessandro Magno (a cui era fino a poco tempo fa intitolato l’aeroporto di Skopje, la capitale della Macedonia). Usare quel nome era percepito da questa fazione greca come una minaccia di pretese sulla regione greca della Macedonia.

A causa del nome “Macedonia”, negli anni Novanta la Grecia si oppose all’entrata della Macedonia nella NATO e nell’Unione Europea. Per evitare problemi nel 1993 le Nazioni Unite accettarono la Macedonia a patto che il suo nome ufficiale diventasse “Former Yugoslav Republic of Macedonia” (FYROM). Nel 1995 il contenzioso tra Grecia e Macedonia arrivò alla Corte internazionale di giustizia dell’Aja: nel 2011 la Corte diede ragione alla Macedonia, che ha infatti continuato a chiamarsi con il nome scelto nel 1991. Nel frattempo, però, la Macedonia non è ancora entrata né nell’Unione Europea né nella NATO. A gennaio i governi greco e macedone si erano accordati per iniziare nuovi colloqui.