Com’è andato il giuramento del nuovo governo

Lo racconta Mattia Feltri, che era lì assieme a decine di altri giornalisti a chiedersi se c'era Elisa Isoardi e con quale auto era arrivato Conte

(Fabio Cimaglia / LaPresse)
(Fabio Cimaglia / LaPresse)

Sulla Stampa di oggi, Mattia Feltri ha raccontato il dietro-le-quinte del giuramento del nuovo governo guidato da Giuseppe Conte, che si è tenuto ieri al Quirinale. Feltri era lì assieme a molti altri giornalisti per raccontare la giornata, ma il suo pezzo si concentra di più sulle conversazioni di contorno, fra chi cercava di avvisare la compagna di Matteo Salvini e chi studiava i braccialetti esibiti da Salvini al momento di giurare da ministro.

Se sarà il governo del cambiamento lo vedremo (sembra già qualcosa che ci sia stato il cambiamento del governo). Per il resto purtroppo siamo alle solite, ma non è colpa di nessuno. E cioè, noialtri cronisti, pigiati nello spazio deputato del Salone delle Feste, avevamo un imperativo categorico: scoprire se ci fosse o meno Elisa Isoardi. In realtà non tutti avevamo coscienza dell’alta missione, ma alla fine ognuno ci si è applicato. Perché la categoria era percorsa da un fermento che non ammetteva replica: «C’è Elisa Isoardi?». «Hai visto Elisa Isoardi?». «Com’è vestita Elisa Isoardi?».

E quelli con una reputazione da difendere sbiancavano, non avevano una risposta. Non c’era firma, la più celebrata, che confermasse la propria levatura allungando il braccio e puntando l’indice con la sicurezza del fuoriclasse verso lo scoop: «Eccola là, Elisa Isoardi!». Niente. E per fortuna che l’imbarazzo s’è stemperato quando nel salone è entrato Matteo Salvini, che non è Elisa Isoardi, ma ne è il fidanzato e, perlomeno in quel luogo, nell’ombelico del Quirinale, poteva ambire al ruolo del protagonista, persino più della morosa.

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