Anche nel 2019 potrebbe non esserci un premio Nobel per la letteratura

Il direttore della Fondazione Nobel ha detto che verrà assegnato solo quando l'Accademia svedese, in grave crisi, riacquisterà la fiducia delle persone

 I membri dell'Accademia svedese, al tavolo centrale, il 20 dicembre 2017, al palazzo della Borsa di Stoccolma (JONAS EKSTROMER/AFP/Getty Images)
I membri dell'Accademia svedese, al tavolo centrale, il 20 dicembre 2017, al palazzo della Borsa di Stoccolma (JONAS EKSTROMER/AFP/Getty Images)

Lars Heikensten, direttore della Fondazione Nobel (la fondazione che gestisce il premio Nobel), ha detto sabato in un’intervista alla radio che anche nel 2019 potrebbe non essere assegnato il premio Nobel per la letteratura. Ha spiegato che il premio sarà assegnato nuovamente solo «quando l’Accademia svedese avrà riconquistato la fiducia delle persone, il che significa che non c’è un termine di tempo per il 2019». Da mesi l’Accademia svedese, l’ente che assegna il premio Nobel per la letteratura, sta attraversando una grave crisi e il 4 maggio scorso ha annunciato che quest’anno non assegnerà premio per la prima volta in 69 anni. Heikensten ha anche invitato gli altri membri a valutare se dimettersi per il bene dell’istituzione e spiegato che la Fondazione Nobel può affidare la gestione del premio a un altro ente culturale, cosa che però richiederebbe una modifica allo statuto.

Negli ultimi mesi infatti si sono dimessi tre membri dell’Accademia e la segretaria permanente Sara Danius, la prima donna eletta in questo ruolo, nel 2013. Tutto è iniziato dopo l’inchiesta di un giornale danese del novembre scorso: che raccontava le accuse di aggressione e molestie sessuali fatte da 18 donne contro il fotografo franco-svedese Jean-Claude Arnault, marito della poetessa Katarina Frostenson, che dal 1992 è un membro dell’Accademia svedese. L’Accademia aveva avviato un’indagine sui propri rapporti con Arnault (in cui tra le altre cose era emerso che per sette volte dal 1996 aveva fatto trapelare informazioni riservate sulla scelta dei vincitori dei Nobel) e aveva interrotto i finanziamenti a un suo centro culturale, Forum. L’indagine si era conclusa con una raccomandazione a sporgere denuncia contro Forum, che non venne però seguita dall’Accademia, portando alle dimissioni di tre suoi membri. Danius ha motivato le sue ammettendo di aver gestito male la situazione fino a perdere la fiducia dei suoi colleghi.