Alle Hawaii continua l’eruzione del Kilauea

Le foto dell'isola principale dell'arcipelago, dove da giovedì il vulcano ha causato grandi danni e reso necessaria l'evacuazione di centinaia di persone

La grande eruzione del vulcano Kilauea alle Hawaii (Stati Uniti) ha causato la distruzione di almeno 26 abitazioni a Big Island, l’isola principale dell’arcipelago. Nella zona di Leilani Estates, nella parte orientale, è stata disposta un’evacuazione di sicurezza che coinvolge circa 1.700 persone. L’eruzione è iniziata giovedì 3 maggio e ha portato all’apertura di profonde crepe nel terreno, dalle quali fuoriesce il magma con getti che raggiungono diversi metri di altezza. Le crepe sono ormai una decina: i gas e il materiale incandescente fuoriuscito hanno causato grandi incendi, che i vigili del fuoco stanno cercando di tenere sotto controllo.

Le crepe si stanno formando da nord-est a sud-est rispetto al vulcano, il cui cratere principale non mostra segni di grande attività. Secondo i geologi saranno la principale valvola di sfogo nei prossimi giorni per la fuoriuscita del magma.

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In seguito, il materiale roccioso sciolto si raffredderà e solidificherà, chiudendo infine le crepe. Il processo è progressivo e farà sì che aumenti la pressione verso le crepe ancora aperte. Potrebbero esserci quindi getti di gas e lava fino a decine di metri di altezza.

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Sabato 5 maggio è stato registrato un getto che ha superato i 70 metri di altezza. Anche per questo motivo è stata disposta l’evacuazione di un’ampia zona di Big Island.

L’eruzione è stata accompagnata da diversi terremoti nella zona da giovedì scorso. I più intensi sono stati di magnitudo 5.6 e 6.9. Il secondo è avvenuto nella stessa zona del terremoto di magnitudo 7.4 che nel 1975 causò la morte di due persone e danni per almeno 4 milioni di dollari.

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