Si è dimessa la segretaria agli Interni britannica

Amber Rudd ha ammesso di aver mentito al Parlamento sull'operato del suo ministero: è la prima grande conseguenza dello scandalo Windrush

(Dan Kitwood/Getty Images)
(Dan Kitwood/Getty Images)

Amber Rudd, segretaria agli Interni britannica e grande alleata della prima ministra Theresa May, si è dimessa domenica per aver mentito al Parlamento sull’operato del suo ministero. Le dimissioni di Rudd sono la prima grande conseguenza del grosso scandalo sull’immigrazione di cui si è parlato nelle ultime settimane, quello legato alle espulsioni degli appartenenti alla cosiddetta generazione Windrush: migliaia di persone arrivate regolarmente nel Regno Unito negli anni Cinquanta a cui le riforme sull’immigrazione degli ultimi governi Conservatori avevano fatto progressivamente perdere i diritti di cittadinanza. Theresa May ha accettato le dimissioni di Rudd e lunedì dovrebbe annunciare chi prenderà il suo posto.

Le indagini giornalistiche sui problemi che gli appartenenti alla generazione Windrush stavano affrontando per dimostrare di avere il diritto di rimanere nel Regno Unito avevano provocato nelle ultime settimane grandi attenzioni sul lavoro del ministero degli Interni, ritenuto responsabile di aver gestito malamente la situazione. Migliaia di persone che in molti casi erano arrivate dalle allora colonie britanniche nei Caraibi per aiutare con la ricostruzione post bellica avevano perso la pensione e l’assicurazione sanitaria, finendo in alcuni casi per essere detenute in centri di espulsione o espulse come immigrati irregolari.

Recentemente, ad Amber Rudd era stato chiesto se questo tipo di intransigenza fosse in qualche modo legato alla volontà del ministero degli Interni di raggiungere degli obiettivi di espulsioni di immigrati irregolari, e Rudd aveva sempre negato che esistesse qualcosa del genere. Venerdì, tuttavia, il Guardian aveva pubblicato dei documenti del ministero degli Interni che dimostravano come Rudd fosse a conoscenza dell’esistenza di obiettivi del genere – per esempio: 12.800 espulsioni entro il 2018 – e come quindi pochi giorni prima avesse mentito durante un’interrogazione parlamentare in cui aveva negato la cosa. Nella lettera di dimissioni, Rudd ha ammesso di aver “inavvertitamente” mentito al Parlamento.

Le dimissioni di Rudd, tuttavia, difficilmente metteranno fine allo scandalo Windrush: gran parte delle politiche più dure contro gli immigrati irregolari furono volute da Theresa May quando era segretaria agli Interni del primo governo di David Cameron, e in molti la ritengono la vera responsabile di questa situazione. May, come anche Rudd, si era già scusata per quello che era successo.