A Catania un bambino di 10 mesi è morto di morbillo, contagiato dalla madre non vaccinata

(ANSA/ORIETTA SCARDINO)
(ANSA/ORIETTA SCARDINO)

Un bambino di 10 mesi è morto a Catania per complicazioni respiratorie e cardiocircolatorie dovute al morbillo. Il bambino era stato ricoverato ad Acireale un paio di giorni fa ed è morto oggi nel reparto di Rianimazione dell’ospedale Garibaldi-Centro di Catania. ANSA ha scritto che il bambino era «già sofferente per un difetto cardiaco» ed «era stato ricoverato dal 3 al 16 marzo scorsi nel reparto di pediatria dell’ospedale Garibaldi-Nesima per una broncopolmonite e bronchiolite in presenza di un virus respiratorio sinciziale». Repubblica scrive che il bambino – troppo piccolo per essere vaccinato – era stato contagiato dalla madre, non vaccinata, che aveva contratto la malattia.

Sergio Pintaudi, direttore del reparto di rianimazione dell’ospedale Garibaldi-Centro di Catania, ha detto che il bambino «non era nell’età da poter essere vaccinato e quindi ha contratto l’infezione da chi vaccinato non era» e ha aggiunto che la cosa «deve essere di monito affinché tutti capiscano che vaccinandosi, si protegge non solo se stessi ma tutta la comunità». Il 26 marzo era morta per morbillo una donna di 25 anni, anche lei a Catania.

Dal 2016 al 2017 i casi di morbillo in Europa sono quadruplicati; nello stesso anno in Italia sono aumentati del 479 per cento. Secondo EpiCentro, il Centro nazionale per la prevenzione delle malattie dell’Istituto superiore di sanità, la Sicilia è la regione italiana con la più alta incidenza di morbillo e rosolia. Non si sa con precisione quale sia stata l’influenza delle campagne contro i vaccini nell’aumento dei casi di morbillo, e delle morti collegate alla malattia. Per il funzionamento del vaccino contro il morbillo, come per gli altri, è fondamentale che in una popolazione si raggiunga la cosiddetta “immunità di gregge”: se la stragrande maggioranza delle persone è vaccinata, la malattia non riesce a diffondersi e si proteggono indirettamente anche i pochi che non si possono vaccinare per vari motivi medici. Nel caso del morbillo, l’esperienza medica ci dice che si raggiunge un’immunità di gregge quando sono vaccinate tra il 90 e il 95 per cento delle persone.