Molte delle ragazze rapite in Nigeria il mese scorso sono state liberate

Erano state portate vie dalla città di Dapchi da un commando di uomini legati all'ISIS

Il dormitorio dell'istituto tecnico e scientifico di Dapchi dopo l'attacco (AMINU ABUBAKAR/AFP/Getty Images)
Il dormitorio dell'istituto tecnico e scientifico di Dapchi dopo l'attacco (AMINU ABUBAKAR/AFP/Getty Images)

Molte delle studentesse nigeriane rapite lo scorso mese nella città di Dapchi sono state liberate e sono tornate dalle loro famiglie, ha scritto BBC News citando diversi testimoni. Non è ancora chiaro come e perché sia avvenuta la liberazione, ma il governo nigeriano aveva detto che era disposto a negoziare con i rapitori, come aveva già fatto dopo il sequestro delle 276 studentesse rapite a Chibok nell’aprile 2015. Il giornalista Joe Parkinson, che nelle ultime settimane ha seguito molto tutta la vicenda, ha scritto che le ragazze liberate sarebbero “decine” e ha aggiunto che diverse altre sarebbero morte. Per il momento non si hanno ulteriori dettagli o conferme ufficiali di queste informazioni.

L’ultimo rapimento di massa, che secondo una recente inchiesta del Wall Street Journal era stato organizzato e compiuto dal gruppo affiliato all’ISIS in Nigeria (la Provincia dell’Africa occidentale dello Stato Islamico), era avvenuto un mese fa. Un commando di uomini con indosso divise militari era entrato nell’istituto tecnico e scientifico locale e aveva rapito 110 bambine e ragazze, la più piccola di 10 anni. Il gruppo è nato da una scissione all’interno di Boko Haram, il più noto gruppo terroristico nigeriano responsabile negli ultimi anni di diverse stragi.