L’ex vice direttore dell’FBI Andrew McCabe ha preso appunti delle sue conversazioni con Trump e Comey

Andrew McCabe, il 21 dicembre 2017, prima di testimoniare davanti a una commissione della Camera dei Rappresentanti per dieci ore (Chip Somodevilla/Getty Images)
Andrew McCabe, il 21 dicembre 2017, prima di testimoniare davanti a una commissione della Camera dei Rappresentanti per dieci ore (Chip Somodevilla/Getty Images)

Andrew McCabe, l’ex vice direttore dell’FBI licenziato venerdì per volere del presidente degli Stati Uniti Donald Trump, ha preso degli appunti delle sue conversazioni con Trump e con l’ex direttore dell’FBI James Comey, scrive l’agenzia di stampa Associated Press, informata da una fonte anonima che conosce personalmente McCabe. È una notizia importante perché questi appunti – che sono considerati atti ufficiali per il ruolo ricoperto da McCabe quando li scrisse – sono rimasti all’FBI e potrebbero essere usati nelle indagini del procuratore speciale Robert Mueller sui rapporti tra l’amministrazione Trump e la Russia e sulla possibile ostruzione alla giustizia operata da Trump. In particolare potrebbero essere usati da Mueller per provare quanto sostenuto dallo stesso Comey, cioè che Trump gli chiese di chiudere l’indagine su Michael Flynn, allora consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca.

Si sa già che McCabe ha incontrato Trump almeno tre volte. In una di queste il presidente gli chiese chi avesse votato alle elezioni presidenziali – McCabe è sempre stato Repubblicano, ma si è astenuto alle ultime elezioni. In ognuno degli incontri Trump chiese a McCabe notizie di sua moglie, Jill McCabe, che si era candidata come Democratica per fare la senatrice nel Senato statale della Virginia, ma aveva perso.

Chi sarà il prossimo a essere cacciato da Trump?