Birkenstock contro Amazon, di nuovo

La nota azienda tedesca di calzature ha accusato Amazon di farsi pubblicità su Google attirando gli utenti che sbagliano a digitare il nome del marchio Birkenstock

(ARNO BURGI/AFP/Getty Images)
(ARNO BURGI/AFP/Getty Images)

Dieci giorni fa un tribunale tedesco ha impedito ad Amazon di farsi pubblicità su Google attirando gli utenti che sbagliano a digitare il nome del marchio Birkenstock, una famosa azienda tedesca di calzature. Secondo Birkenstock, Amazon aveva pagato Google per fare apparire in alto il proprio sito nelle ricerche per parole come “Brikenstock,” “Bierkenstock,” e “Birkenstok”. Il problema è che su Amazon sono presenti moltissimi prodotti Birkenstock contraffatti, e l’azienda tedesca sosteneva che la pubblicità di Amazon danneggiasse la vendita delle vere calzature Birkenstock.

Non è la prima volta che Birkenstock accusa Amazon di lucrare dalla vendita di prodotti contraffatti: già un anno fa aveva rimosso le proprie calzature dal sito americano di Amazon, e poche settimane fa ha annunciato che prenderà la stessa misura sui siti europei.

«Per noi, Amazon è complice» di chi vende prodotti contraffatti, ha spiegato allo Spiegel il capo di Birkenstock, Oliver Reichert. Da quando ha rimosso i propri prodotti dal sito americano, l’azienda tedesca ha anche cercato di impedire che dei rivenditori terzi mettessero in vendita le calzature Birkenstock in maniera autonoma. Amazon si è sempre difesa dall’accusa di lucrare sulla vendita di prodotti contraffatti: poco dopo che Birkenstock ha annunciato l’intenzione di ritirare i propri prodotti dai siti europei, Amazon ha diffuso un comunicato che dice: «Amazon proibisce la vendita di prodotti fraudolenti. Rimuoviamo gli articoli che violano le nostre policy appena veniamo a conoscenza della loro presenza e intraprendiamo azioni adeguate nei confronti dei loro venditori».

Birkenstock è uno dei più famosi marchi al mondo di sandali e calzature per la casa: è un’azienda gestita da una sola famiglia fondata nel 1774 con sede a Neustadt, in Germania, e attualmente dà lavoro a più di 3.500 dipendenti.