I bitcoin ora sono scambiati in borsa a Chicago

(KAREN BLEIER/AFP/Getty Images)
(KAREN BLEIER/AFP/Getty Images)

Lo scambio dei primi future nella storia dei bitcoin è iniziato alla 18 di domenica (le 24 di lunedì in Italia) presso il Chicago Board Options Exchange negli Stati Uniti. L’utilizzo di prodotti finanziari legati ai bitcoin ha segnato un nuovo importante passo in avanti per la valuta virtuale, sulla quale restano comunque grandi dubbi per quanto riguarda la sua stabilità e affidabilità. I future sono un tipo di contratto nel quale un acquirente e un venditore si mettono d’accordo sul prezzo di un particolare bene, che dovrà essere reso disponibile nel futuro, da qui il nome. I future sono ormai disponibili per ogni sorta di bene, ma solitamente sono impiegati soprattutto nella contrattazione di materie prime come oro, petrolio e cacao.

Il contratto disponibile al CBOE scade il prossimo gennaio e ha aperto a 15mila dollari, per poi raggiungere i 16.660 dollari dopo appena sei minuti di contrattazione, una crescita dell’11 per cento. Dopo l’entusiasmo iniziale, il prezzo è iniziato a scendere e poi a risalire arrivando fino a 18.220 dollari. Secondo le stime, nelle prime tre ore circa 1.000 contratti hanno cambiato proprietario. Gli scambi non avvengono direttamente in bitcoin, ma attraverso il sistema di scambio Gemini, uno dei più grandi per la conversione tra la valuta virtuale e altre valute.

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