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  • Sabato 9 dicembre 2017

Gomorra 3, cosa è successo nella settima e ottava puntata

Con gelosie tra maschi, battesimi del fuoco, e scooter, molti scooter [SPOILER, MOLTI SPOILER]

Gomorra, la serie, è alla sua terza stagione. La settima e la ottava puntata della serie tv ispirata dall’omonimo romanzo di Roberto Saviano sono andate in onda venerdì su Sky Atlantic (le precedenti sono raccontate qui). Se le dovete ancora vedere fermatevi a questo punto, che ci sono diversi SPOILER: se invece volete essere sicuri di non aver perso nulla (oppure essere aggiornati per le conversazioni), questo è quello che è successo in queste due puntate. Le prossime andranno in onda venerdì prossimo.

Settima puntata
E insomma, siamo rimasti che c’è questo quartetto pronto alla guerra con i boss del centro: Genny, Ciro, Enzo “Sangueblù” e Scianèl. Adesso il tema è la formazione alla vita di Enzo, su cui Ciro investe molto e di cui Genny è un po’ preoccupato. La puntata comincia con una conversazione al porto tra Genny e Ciro su questo. Genny invece è sempre più innamorato di Ciro, che per lui sostituisce la famiglia (di cui non ci si può fidare, ripete due volte a puntata) e che difende da ogni sospetto, come quelli di Patrizia. Il protagonista nuovo di queste puntate invece è Valerio, ovvero il ragazzo viziato di ricca e buona famiglia di Posillipo che tradisce il suo futuro per seguire un eccitato innamoramento per i camorristi e la loro violenza. Il suo primo atto dimostrativo per ottenere fiducia è farsi arrestare dalla polizia dopo un inseguimento cittadino della sua Bentley da “300 all’ora”, per distrarre la polizia stessa dai suoi nuovi amici: tanto verrà rilasciato subito proprio perché bravo ragazzo di buona famiglia (“il commissario m’ha fatto ‘na lavata di capo”).

Intanto inizia una serie di conversazioni esistenziali tra Ciro ed Enzo, che lo adora ed è curioso di lui e del suo giudizio. Ciro gli spiega “Tu sei come ero io dieci anni fa”, e gli dice che ora però per lui (Ciro) non esiste più niente. Tutto mentre è partita l’operazione conquista del centro, con acquisto, lavorazione e spaccio di grandi quantità di droga e insediamento in un nuovo quartier generale. E vediamo che Arenella e gli altri boss di Forcella cominciano a essere un po’ seccati e a chiedersi chi c’è dietro. Arenella va a minacciare la sorella di Enzo, ma lei va accantonando le sue diffidenze per la nuova vita di Enzo, per tentazione di vendetta; Arenella vede anche Enzo, i due si ringhiano, ed Enzo rifiuta di scendere a patti e tradire Ciro. Poi le puntate se ne vanno sempre anche in decine di minuti di telecamere che seguono i personaggi che camminano, arrivano, escono, camminano; e del branco di scooter di Enzo e dei suoi hipster che scorrazzano per Napoli: senza, durerebbero la metà del tempo.
Poi: scena romantica inattesa tra Genny e sua moglie Azzurra, in un pericoloso appuntamento clandestino nel bagno di un cinema, che dura pochi secondi prima che la madre di Azzurra si insospettisca e venga a recuperarla, con Genny nascosto in un angoletto. La puntata finisce come era cominciata, con Genny e Ciro che parlano di Enzo: per Ciro “è pronto” ma Genny gli fa battute passive aggressive di gelosia, “non voglio rimane’ solo”.

Ottava puntata
Qualcuno fa scoppiare una bomba carta intimidatoria davanti alla pizzeria di Carmela, la sorella di Enzo: lui e i suoi scalpitano per vendicarsi contro i boss “confederati”, ma Ciro fa a Enzo un discorsetto – in un bel magazzino di marmitte – per insegnargli pazienza e capacità di leadership (“a vint’ann’è più facile spara’ che pensa’, Ciro”, gli ha ricordato Genny, sempre un po’ geloso e diffidente). Enzo poi fa il discorsetto ai suoi ma gli viene meno bene e quelli sono poco convinti e continuano a scalpitare, con qualche primo dissenso interno al gruppo.
A metà puntata, per ricordarci che tra Enzo e Genny qualcosa non funziona, c’è una conversazione tra i due su Ciro, in cui Genny rivela a Enzo come mai Ciro lo chiamano l’immortale: perché quando ci fu il terremoto aveva 21 giorni e fu l’unico a salvarsi nel crollo di un palazzo in cui morirono trenta persone. Enzo gli ricorda i propri, di precedenti genealogici di lutto, e gli dice che vuole riprendersi Forcella. “E Forcella avrai. Ma se la tua fame si fa più grossa, io ti strappo il cuore dal petto”, conclude Genny.
Intanto proseguono delle trattative tra Genny e Scianèl, con la mediazione di Patrizia, per alzare il livello dello scontro: niente di utile alla trama, ma almeno si variano i personaggi della puntata. Il livello dello scontro lo alzano Enzo e i suoi, su mandato di Ciro, che cominciano a chiedere il pizzo nelle zone dei confederati più deboli e rapinano, sequestrano e ammazzano un po’ dei loro uomini. I confederati pure scalpitano ma temono la trappola e resistono dapprima alle provocazioni. In tutto questo, Valerio viene mandato a controllare due uomini sospetti intorno al quartier generale della banda, e per non saper né leggere né scrivere li ammazza uno e due, con una certa soddisfazione, battesimo del fuoco. Torna a casa, trova il padre che lo ha aspettato e che nella sua ingenuità gli dice di essere preoccupato per i suoi studi, lo ignora e va a farsi un simbolico tatuaggio uguale a quello di Enzo, che conclude didascalicamente la puntata.