Trump ha fatto pressioni su alcuni senatori per chiudere l’inchiesta parlamentare sulla Russia, scrive il New York Times

(JIM WATSON/AFP/Getty Images)
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Secondo il New York Times, la scorsa estate il presidente statunitense Donald Trump ha fatto pressioni su alcuni senatori Repubblicani per chiudere l’inchiesta parlamentare sull’ingerenza della Russia alle ultime elezioni presidenziali. L’inchiesta, condotta dalla commissione Intelligence del Senato, si muove in maniera indipendente da quella principale guidata dal procuratore speciale Robert Mueller, che invece è stato nominato dal Dipartimento della Giustizia.

Alcuni mesi fa Trump avrebbe chiesto esplicitamente ad alcuni senatori che fanno parte della commissione di chiudere l’inchiesta il più presto possibile. Lo hanno confermato al New York Times alcuni senatori della commissione, come Richard Burr e Roy Blunt. La richiesta è arrivata anche al leader dei Repubblicani in Senato, Mitch McConnell. I Repubblicani, parlando col New York Times, hanno cercato di minimizzare queste conversazioni descrivendole come il tentativo di un presidente che ha poca familiarità con le prerogative del suo ruolo.

Un portavoce della Casa Bianca citato nell’articolo ha detto che Trump «non ha mai cercato di fare pressione indebita sui membri della commissione, in nessuna occasione».