Anche Google ha trovato account russi che acquistarono pubblicità per interferire nelle elezioni statunitensi

(PHILIPPE HUGUEN/AFP/Getty Images)
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Google ha trovato account russi che acquistarono annunci sul suo servizio per la pubblicità con lo scopo di interferire nella campagna per le presidenziali del 2016 negli Stati Uniti, con modalità simili a quelle riscontrate nelle settimane scorse da Facebook e da Twitter. La notizia è stata diffusa da Washington Post e New York Times, che hanno ottenuto alcuni documenti su una prima fase di indagini condotte da Google, che ha confermato di essere al lavoro per fare chiarezza. Secondo le fonti dei due giornali, alcuni account riconducibili al governo della Russia acquistarono annunci pubblicitari per almeno 4.700 dollari. In aggiunta, 53mila dollari furono investiti in pubblicità da altri account russi, per i quali non è stato ancora possibile trovare un legame diretto con il governo russo. Gli annunci furono usati per promuovere siti e video contro l’allora presidente Barack Obama e la candidata democratica Hillary Clinton, evidentemente con lo scopo di favorire l’elezione di Donald Trump. Google parteciperà a una sessione della Commissione di intelligence del Senato statunitense il prossimo 1 novembre, ma per ora la società era rimasta ai margini del dibattito sulle interferenze russe online, concentrate soprattutto sul ruolo di Facebook nella vicenda.