La corte di Appello ha confermato l’assoluzione di Filippo Penati e degli altri imputati nel processo sul “sistema Sesto”

Filippo Penati in una fase del processo sul "sistema Sesto" (Gian Mattia D'Alberto / LaPresse)
Filippo Penati in una fase del processo sul "sistema Sesto" (Gian Mattia D'Alberto / LaPresse)

L’ex presidente della provincia di Milano, Filippo Penati, è stato assolto in appello dalle accuse di corruzione e finanziamento illecito ai partiti nell’ambito dei procedimenti giudiziari per il cosiddetto “sistema Sesto”. I giudici di appello hanno quindi confermato la sentenza di primo grado del dicembre 2015, con assoluzione anche per gli altri imputati, come la società Codelfa, l’archietto Renato Sarno e Bruno Binasco. In primo grado Penati era stato assolto perché “il fatto non sussiste”, mentre l’accusa aveva chiesto quattro anni di pena.

L’inchiesta iniziò nel luglio 2011 quando la Guardia di Finanza fece una serie di perquisizioni, tra cui quella nell’ufficio di Filippo Penati che a quel tempo era un importante dirigente del Partito Democratico e vicepresidente del Consiglio regionale della Lombardia. Il giorno dopo Penati si auto-sospese e cinque giorni dopo, il 25 luglio, lasciò ogni carica nel PD (da cui sarà poi sospeso) e si dimise dalla vicepresidenza del Consiglio.

Tutti assolti per il “sistema Sesto”