La storia dell’hip hop, che come genere musicale e movimento culturale è stato tra i più rilevanti e influenti degli ultimi 40 anni, non ha una data di nascita certa, perché i momenti rilevanti furono molti. Per individuare una data significativa, però, si considera spesso l’11 agosto del 1973: quella sera dj Kool Herc organizzò al 1520 di Sedgwick Avenue – nel povero e malfamato distretto del Bronx, a New York – quella che per molti versi fu la prima festa hip hop. Come sempre in questi casi, definire quel giorno “la data di nascita” di un intero genere è una forzatura: niente nasce di punto in bianco, e le cose sono sempre molto più fluide e sfaccettate di come ci piace semplificarle. La festa però segnò un prima e un dopo e per un genere allora appena nato, fatto ancora in modo molto rudimentale, senza parti cantate e con strumenti – mixer e piatti per i vinili – spesso messi insieme come si riusciva. Per questo motivo Google ha scelto l’11 agosto, data della storica festa, per ricordare la storia dell’hip hop e più in generale quel periodo ricchissimo di storie e cultura. Oggi nella pagina principale del motore di ricerca, il famoso logo di Google è sostituito un articolato doodle: un giochino che permette di usare la piattaforma di mixing tipica dei primi dj di hip hop.
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Nella schermata principale del motore di ricerca il logo di Google è sostituito da una scritta fatta nello stile dei graffiti urbani. Se la si clicca si apre una finestra più grande, e inizia la parte divertente del doodle.
Prima viene spiegata brevemente la storia di come è nato l’hip hop, vengono poi presentati gli strumenti di base per fare quella musica – i due piatti per i vinili e il mixer – e dopo un breve tutorial viene data la possibilità di fare pratica con un simulatore di una postazione da dj.
Quando si inizia ci sono già dei dischi che girano, ma se si clicca sull’icona a forma di disco in basso a destra si passa a una nuova schermata in cui se ne possono scegliere altri da mettere sui due piatti. Con la leva in mezzo, il cross-fader, si può passare da un disco all’altro e decidere quanto sentire di ogni disco (se la leva è in mezzo, si sentono entrambi). Se si clicca sui dischi che girano, invece, si può modificare la velocità con cui girano, farli tornare indietro o scratchare. Una volta imparate queste due o tre cose di base, si può iniziare a giocare con i dischi e il mixer. Si può comunque seguire il tutorial, che spiega tutti i passaggi molto nel dettaglio. Il simbolo della coppa in alto porta a una pagina con alcuni obiettivi da raggiungere, se si vuole giocare con un obiettivo: ma non è essenziale farlo.