Il “decreto vaccini” è legge

La Camera lo ha approvato definitivamente con 296 voti favorevoli, 92 contrari e 15 astenuti

(Fabio Cimaglia/LaPresse)
(Fabio Cimaglia/LaPresse)

La Camera ha approvato il cosiddetto “decreto vaccini”, un decreto legge che di fatto rende possibile l’iscrizione agli asili nido e alle scuole materne ai soli bambini vaccinati e impone sanzioni economiche per i genitori che decideranno di iscrivere i loro figli non vaccinati alla scuola dell’obbligo, quindi dalla primaria in poi. Fuori dal parlamento alcune decine di manifestanti hanno protestato contro l’approvazione del decreto e tre deputati del PD, Elisa Mariano, Ludovico Vico e Salvatore Capone, sono stati aggrediti all’uscita dal Parlamento e sono stati costretti a rifugiarsi in un’automobile.

Il decreto era stato approvato dal governo il 19 maggio e firmato poi dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella: era quindi già in vigore, ma oggi è stato convertito in legge dal Parlamento con 296 voti favorevoli, 92 contrari, e 15 astenuti. Il PD, Forza Italia e Alternativa popolare hanno votato a favore, mentre hanno votato contro il Movimento 5 Stelle e la Lega Nord. Si sono invece astenuti i deputati di Sinistra Italiana-Possibile e di Fratelli d’Italia.

Il decreto legge – voluto per contrastare il calo della copertura vaccinale in Italia – era stato approvato lo scorso 20 luglio al Senato, poi alla Camera era stata posta la fiducia che era stata confermata la notte di giovedì 27 luglio con 305 voti a favore, 147 contrari e due astenuti. L’esame definitivo del testo era cominciato questa mattina alle 9, con le votazioni relative agli ordini del giorno. Il voto finale e definitivo sul provvedimento è arrivato poco dopo mezzogiorno. Nel frattempo, fuori da Montecitorio era in corso una protesta del movimento “No VAX”.

Su proposta del PD in commissione al Senato era passato un emendamento per ridurre i vaccini obbligatori per l’accesso a scuola da 12 a 10: non ci sono più quelli contro il meningococco C e B, che saranno comunque consigliati dalle ASL e dai medici di famiglia per offrire una migliore copertura. L’obbligo vale per l’iscrizione agli asili nido e alle scuole materne, dunque nella fascia d’età 0-6 anni, ma riguarderà, con modalità diverse, anche le scuole elementari, medie e i primi due anni delle superiori, fino cioè ai 16 anni.

Le vaccinazioni che diventano obbligatorie «in via permanente» sono: antipolio, antidifterica, antitetanica, antiepatite virale B, antipertosse, antiHaemophilus influenzae di tipo b. Altre 4 vaccinazioni sono invece obbligatorie «sino a diversa successiva valutazione» dopo una verifica triennale e dunque fino al 2020. E sono: antimorbillo, antirosolia, antiparotite, antivaricella. La legge prevede che siano esonerati dall’obbligo i bambini immunizzati per effetto della malattia naturale, quelli cioè che l’hanno già contratta, o quelli che si trovano in particolari specifiche condizioni cliniche: in questo caso la vaccinazione potrà essere posticipata.

Per i dieci vaccini obbligatori non saranno necessarie dieci punture, ma ne basteranno due: sei vaccini potranno essere somministrati insieme, con l’esavalente (anti-poliomielite, anti-difterite, anti-tetano, anti-epatite B, anti-pertosse, anti-Haemophilus Influenzae tipo b), e altri quattro potranno essere somministrati con il quadrivalente (anti-morbillo, anti-rosolia, anti-parotite, anti-varicella).

Nel passaggio al Senato erano inoltre state previste riduzioni delle sanzioni annuali per chi iscrive un figlio non vaccinato a scuola: l’importo andrà da un minimo di 100 euro a un massimo di 500 euro mentre all’inizio la multa prevista andava dai 500 ai 7.500 euro. È stata cancellata anche la norma che stabiliva la perdita della potestà genitoriale. La nuova legge prevede poi l’istituzione dell’anagrafe vaccinale che monitora le attività del Servizio sanitario nazionale e nella quale saranno registrate tutte le persone vaccinate, da sottoporre a vaccinazione e le dosi somministrate. Nella nuova legge si prevede infine l’autocertificazione per gli operatori scolastici, gli operatori socio sanitari e gli operatori sanitari sulla copertura vaccinale. Sarà possibile prenotare direttamente in farmacia i vaccini: sia le prenotazioni che tutte le vaccinazioni obbligatorie saranno gratuite.

Nel motivare la loro astensione al voto di oggi i deputati di Sinistra Italiana-Possibile hanno spiegato in un comunicato che «il governo propone di intervenire in maniera così forte per ripristinare una copertura vaccinale ottimale, ma non intende spendere un euro per farlo. La giustissima e fondamentale introduzione della gratuità dei vaccini sia obbligatori che consigliati comporterà impegni di spesa importanti. Ma saranno le regioni a doversene far carico, le stesse regioni, che chiudono ospedali, reparti e servizi per mancanza di fondi e tagli ai trasferimenti sempre più consistenti. E saranno costretti a farlo peggiorando ulteriormente la qualità dei servizi». E ancora: «Non possiamo non denunciare che questo provvedimento introduce l’inquietante possibilità per le famiglie più abbienti di decidere di preferire di pagare una multa che vaccinare i propri figli, creando una sorta di libertà di scelta basata sul censo che non possiamo in alcun modo condividere».