Che fine hanno fatto i software di una volta

Da Winamp a MSN Messenger, i programmi che non ci sono più o che esistono ancora all'insaputa di molti

Per circa 24 ore molti siti di news hanno celebrato il software Microsoft Paint, annunciandone l’imminente morte a causa della decisione di Microsoft di non mantenerlo più all’interno del nuovo Windows 10. Ma come confermato dalla stessa Microsoft oggi, le notizie sulla morte di Paint erano esagerate: lo storico programma per la grafica, molto essenziale (e per molti inutile), continuerà a esistere, anche se Microsoft non gli dedicherà più le attenzioni di un tempo avendone realizzato un’evoluzione che si chiama Paint 3D. I post sui social network e l’attenzione con cui è stata trattata la notizia, prima che fosse smentita da Microsoft, raccontano molto del nostro rapporto con i prodotti tecnologici e più in generale con tutte le cose con cui abbiamo avuto a che fare per lungo tempo. Nel caso del software, le rapide evoluzioni hanno portato alla rapida scomparsa di programmi che abbiamo usato per anni, o alla loro fine in minuscole nicchie, ignorate ai più. Da Winamp a Napster, passando per MSN Messenger, abbiamo messo insieme un breve elenco dei programmi perduti e dimenticati. Molti dati per morti esistono ancora, un po’ come il redivivo Paint.

Lotus 1-2-3
Prima che Microsoft Excel si affermasse e diventasse il foglio di calcolo per definizione, Lotus 1-2-3 ebbe una certa popolarità tra gli anni Ottanta e la prima metà dei Novanta. Fu sicuramente tra i software di maggiore successo dell’epoca per i personal computer, e in molti casi era venduto direttamente insieme ai PC di IBM, che poi acquisì Lotus Software. L’azienda fu però poco rapida nel rispondere alle evoluzioni proposte da Microsoft con l’adozione di un’interfaccia grafica più ricca e semplice da usare, le ultime versioni di Lotus 1-2-3 arrivarono tardi quando ormai la concorrenza aveva preso il sopravvento. I prodotti Lotus continuarono a esistere per molti anni, poi nel 2013 IBM decise di pensionarli.

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CorelDRAW
La prima versione di CorelDRAW, programma di grafica vettoriale, fu diffusa a inizio 1989 e in pochi anni divenne un importante punto di riferimento per le elaborazioni grafiche tramite computer. Il software era venduto insieme a un programma per l’editing delle fotografie, Corel Photo-Paint, e con un gestore per i font, che rendeva più semplice il suo utilizzo rispetto a programmi simili della concorrenza. Negli anni CorelDRAW ha però perso progressivamente quote di mercato, dovute al crescente successo dei programmi grafici di Adobe. A 28 anni dal suo lancio, CorelDraw esiste ancora nella versione X8 lanciata l’anno scorso ed è compatibile con i sistemi Windows.

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Microsoft Encarta
È stata per anni la principale enciclopedia multimediale: la prima versione fu messa in vendita nel 1993 al prezzo di 395 dollari, paragonabile a quanto richiesto per un’enciclopedia in volumi di media qualità. Microsoft capì rapidamente che il prezzo fosse fuori mercato per il software e lo portò a 99 dollari, offrendone anche versioni ridotte da vendere direttamente con i PC. La versione completa era disponibile su 4 CD-ROM, in seguito su DVD. Con il diffondersi del Web, Microsoft tentò la strada dell’online, offrendo i contenuti di Encarta a pagamento. L’iniziativa non ebbe molto successo, anche perché dal 2001 arrivarono le prime voci di Wikipedia, l’enciclopedia gratuita e condivisa. Microsoft ha smesso di aggiornare Encarta nel 2009 e ha progressivamente disattivato tutti i suoi servizi.

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Netscape Navigator
Netscape è stato uno dei primissimi browser nella storia del Web ed ebbe un ruolo molto importante nella diffusione dei sistemi per navigare online. La sua prima versione, disponibile dalla fine del 1994, era chiaramente ispirata a Mosaic, considerato il primo browser di successo del WWW. Grazie al fatto di essere gratuito (per uso non commerciale), Netscape riuscì a sfruttare il rapido aumento di computer che si collegavano a Internet, diventando di fatto il browser più usato. Il successo di Internet e di Netscape spinse Microsoft a investire nella produzione di un proprio browser, Explorer, che portò alla cosiddetta “guerra dei browser”. Netscape non viene più aggiornato dal 2008 e le cose sono enormemente cambiate, con Google Chrome che ha ormai superato Explorer e altri concorrenti come Firefox.

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ICQ
Uno dei programmi di maggiore successo per chattare online fu lanciato nel 1996 da Mirabilis, un’azienda israeliana che in seguito avrebbe passato la proprietà del software ad AOL, che nel 2010 l’ha a sua volta passata a Mail.Ru Group. Con la sua icona a forma di fiore, la grafica delle chat personalizzabile e i suoi effetti sonori, ICQ divenne in pochi anni molto distinguibile e popolare, soprattutto nelle Americhe. Al momento di massimo successo, nel 2001, raggiunse circa 100 milioni di account. Continua a esistere ancora oggi e ha circa 11 milioni di utenti mensili (per fare un confronto, Messenger di Facebook ne ha 1,2 miliardi al mese).

icq

Nero Burning ROM
Lanciato nel 1997, Nero fu uno dei primi software a rendere più semplice e immediata la masterizzazione dei CD (e dei DVD, poi) anche a chi aveva poche conoscenze tecniche. L’interfaccia del sistema era piuttosto intuitiva e consentiva di seguire istruzioni passo-passo per registrare un CD. Disponibile solo per Windows, Nero ha perso progressivamente quote di mercato quando Microsoft ha semplificato le funzioni del suo sistema operativo per masterizzare direttamente i CD. Nero offre comunque alcune funzionalità avanzate difficili da gestire direttamente da Windows, esiste ancora e la sua versione più recente risale all’autunno dell’anno scorso.

nero

C6 Multichat
C6 è stato per lungo tempo l’unico instant messenger prodotto interamente in Italia, sviluppato da Telecom Italia e lanciato nel 1994. Inizialmente per accedere bisognava avere un account di posta elettronica @virgilio.it o @tin.it, poi il servizio fu esteso ad altri account di posta. Si potevano aprire chat dirette con singoli utenti, oppure partecipare a discussioni collettive in chat di gruppo. Su C6 ci si potevano anche scambiare immagini e c’erano diverse opzioni per bloccare le persone moleste, creare liste di amici e impostare i propri stati. Il sistema non esiste più ed è stato sostituito da Virgilio Chat nel 2011.

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Winamp
Per anni Winamp è stato il programma per ascoltare gli MP3, quasi sempre scaricati illegalmente da forum o tramite il peer to peer. La prima versione fu lanciata da Nullsoft nell’aprile del 1997, in un momento ideale: la condivisione illegale di musica stava crescendo a ritmi molto sostenuti e c’era la domanda per un programma leggero in grado di leggere i file musicali, senza limitazioni. In poco tempo la prima versione di Winamp fu scaricata da 3 milioni di utenti, quella seguente da decine di milioni di persone diventando uno dei programmi più scaricati per Windows. Le funzioni base di Winamp erano molto semplici da usare, ma il sistema aveva comunque opzioni avanzate con equalizzatori per regolare il suono e la resa della riproduzione. L’interfaccia poteva essere personalizzata scaricando skin di ogni tipo, alcune delle quali raggiunsero una notevole popolarità. La diffusione di iTunes di Apple e della musica con DRM, i blocchi per tutelare il diritto d’autore, hanno negli anni reso meno essenziale Winamp, che ha subìto un ulteriore declino dopo il successo di Spotify e gli altri servizi per ascoltare musica in streaming. Dopo vari passaggi di proprietà, Winamp è finita sotto il controllo dell’aggregatore di radio Radionony, che però non sembra avere idee molto chiare su cosa farne.

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Napster
Alla fine degli anni Novanta, Napster divenne il programma più usato per scaricare musica illegalmente, attraverso il sistema del peer to peer. Il suo successo era dovuto alla facilità d’uso e al fatto che offrisse milioni di file, messi a disposizione dai suoi utenti per la condivisione. Non era l’unico programma a offrire servizi di questo tipo, ma era sicuramente quello più in vista e finì al centro di grandi contenziosi legali per violazione del copyright. L’azienda fu costretta a sospendere le attività e in seguito fu acquisita da Roxio, che provò a rilanciarlo come software per il download a pagamento della musica legale. Napster esiste ancora oggi, ma è diventato un servizio per ascoltare la musica in streaming. Fu comunque un capostipite per il p2p e fonte d’ispirazione per molti programmi simili, che seppure senza raggiungere il suo successo ebbero una rapida diffusione dopo il Duemila: Gnutella, Kazaa, WinMX, LimeWire e BearShare.

napster

Microsoft FrontPage
Parte della suite di programmi per la produttività di Microsoft Office dal 1997 al 2003, FrontPage era un software per semplificare la scrittura del codice HTML, alla base delle pagine del Web, come quella che state leggendo. Il fatto di essere compreso in Office garantì un certo successo al software, soprattutto tra i neofiti e tra chi voleva crearsi un sito a livello amatoriale. FrontPage ha smesso di esistere nel 2006, superato da altri programmi di Microsoft e dalla concorrenza, a partire dal più completo Dreamweaver di Adobe. In pochi tra i puristi dell’HTML serbano comunque un buon ricordo di FrontPage: produceva righe di codice ridondanti, qualche errore e non seguiva sempre alla lettera le linee guida del W3C, il consorzio che stabilisce gli standard per le pagine web.

FrontPage

WinZip
Introdotto nel 1991 come alternativa con interfaccia grafica a PKZIP, programma a riga di comando non semplice da usare per i poco esperti, WinZip divenne in poco tempo una risorsa irrinunciabile per comprimere facilmente i file e risparmiare spazio, soprattutto per il loro salvataggio sui FloppyDisk. Gli archivi di tipo ZIP (.zip) sono più longevi e furono ideati nel 1989 da Phil Katz per MS-DOS. WinZip esiste ancora e riceve periodici aggiornamenti, ma l’integrazione di sistemi più rapidi per comprimere i file sia su Windows sia su macOS l’ha reso meno indispensabile per la maggior parte degli utenti.

winzip

ACDSee
La prima versione di ACDSee fu introdotta nel 1994 per Windows 3.1: era tra i pochi programmi a rendere più semplice e intuitiva l’archiviazione e la gestione delle immagini sul proprio computer. Nelle sue successive edizioni, il programma ha mantenuto una notevole essenzialità nelle funzioni base, che sono rimaste praticamente invariate, portandosi quindi dietro molti utenti che ancora oggi sono affezionati al suo sistema rispetto a programmi più evoluti. Nel 2012 ACD Systems ha diffuso una nuova versione gratuita del suo software, senza funzionalità avanzate, che continua a essere molto usata, in alternativa alla sua versione Pro a pagamento.

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RealPlayer
Introdotto nel 1995 come “Real Audio Player”, era uno dei primi player multimediali in grado di riprodurre contenuti in streaming da Internet, connessioni a 56k permettendo. Negli anni seguenti si arricchì di funzionalità, forse troppe, e divenne una buona alternativa al riproduttore di Windows, soprattutto grazie alla sua capacità di decodificare gli innumerevoli formati audio e video che circolavano negli anni Novanta, prima che MPG e derivati prendessero il sopravvento. RealPlayer funziona ancora adesso e, soprattutto su Windows, riceve frequenti aggiornamenti.

realplayer

Paint Shop Pro
Uno dei programmi più conosciuti e utilizzati negli anni Novanta per l’editing delle fotografie nacque nel 1990, come convertitore di immagini nei vari formati disponibili. Negli anni subì profondi cambiamenti diventando uno strumento molto utilizzato per la grafica e la modifica delle fotografie su Windows. Molte sue versioni furono distribuite in modalità di prova (shareware), con scadenza dopo qualche mese e la richiesta di acquisto per poterlo continuare a utilizzare. Paint Shop Pro continua a esistere e può essere utilizzato anche su Windows 10. Per lungo tempo ha costituito un’alternativa più economica a Photoshop di Adobe, seppure meno completa e con minori funzionalità.

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MSN Messenger
Lanciato da Microsoft nel 1999, MSN Messenger divenne in poco tempo uno dei sistemi di messaggistica online più usati, anche grazie alla massiccia campagna di marketing portata avanti per promuoverlo e il fatto che fosse quasi sempre preinstallato su Windows. A dieci anni dalla sua introduzione e con continue evoluzioni (e cambi di nome), nel 2009 raggiunse un picco di 330 milioni di utenti attivi in tutto il mondo. L’arrivo delle app di messaggistica istantanea sugli smartphone ha però cambiato rapidamente le cose, spingendo Microsoft a puntare su Skype dopo la sua acquisizione. Nel 2014 Microsoft ha chiuso il suo Messenger, consigliando ai suoi iscritti di passare proprio a Skype, che funziona anche su smartphone.

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