Una dirigente del PD dice che bisogna fare più figli per «continuare la nostra razza»

Patrizia Prestipino, responsabile del dipartimento animali del PD, lo ha detto durante un'intervista alla radio

(ANSA/CLAUDIO ONORATI)
(ANSA/CLAUDIO ONORATI)

Questa mattina, ospite nella trasmissione ECG di Radio Cusano Campus, Patrizia Prestipino, che fa parte della direzione nazionale del PD ed è da poco stata nominata responsabile del dipartimento animali del partito, ha difeso la scelta del PD di intitolare uno dei nuovi dipartimenti alle “mamme”. Per spiegare la ragione di un simile dipartimento, Prestipino ha parlato della necessità di incentivare la natalità con una scelta di parole particolarmente infelice:

«…se uno vuole in qualche maniera continuare la nostra razza, se vogliamo dirla così. Poi per carità va benissimo tutto, io sono per lo ius soli, voglio che venga approvato quanto prima, ma è chiaro che in Italia gli italiani non fanno più figli»

La dichiarazione comincia dal minuto 4.58:

Prestipino, 53 anni, è una professoressa di Lettere nella scuola secondaria superiore. È stata iscritta alla Margherita e poi al PD mentre il suo compagno, Riccardo Milano, è stato senatore del PD per poi uscirne insieme a Francesco Rutelli (oggi è nell’UdC). Tra 2008 e 2012 è stata assessore allo sport, turismo e giovani nella provincia di Roma e nel 2013 si è stata candidata alle primarie per la scelta del candidato sindaco di Roma, quelle vinte da Ignazio Marino. Ottenne il 3,6 per cento dei voti, arrivando quinta su sei candidati.

Il sito Cinquantamila racconta che all’inizio della sua carriera politica Prestipino è stata una sostenitrice di Walter Veltroni, fondatore del Partito Democratico, mentre più di recente si è avvicinata a Matteo Renzi. In un articolo pubblicato dal Corriere della Sera racconta lei stessa come avvenne l’incontro: «Mi sono ritrovata in agenda il numero di Matteo, all’epoca “semplicemente” il sindaco di Firenze. L’ho fortissimamente voluto incontrare e gli ho inviato un sms, lui mi ha risposto con un altro messaggino dopo pochissimo: vienimi a trovare subito».

Di Prestipino si era parlato già lo scorso maggio, quando diversi giornalisti l’avevano notata perché la sera della vittoria alle primarie si trovava insieme a Renzi e ad altri sostenitori. Al momento della proclamazione della vittoria, Prestipino era andata incontro a Renzi e lo aveva abbracciato platealmente di fronte a tutti i fotografi, suscitando la curiosità di molti dei giornalisti presenti che non avevano chiaro chi fosse. In un’intervista alla trasmissione radio Un giorno da pecora, Prestipino aveva spiegato che: «Quell’abbraccio glielo avevo promesso via sms», perché: «Tra Natale e Capodanno dopo la batosta al referendum avevo paura che Matteo mollasse. Così l’ho inondato di messaggi: “Rialzati, sei la nostra forza”. Sì, l’ho praticamente stalkerato…».