Trapani sarà commissariata

L'assurdo ballottaggio con un solo candidato – boicottato dal centrodestra – non ha raggiunto l'affluenza richiesta

Girolamo Fazio, candidato sindaco di Trapani, al proprio seggio, l'11 giugno 2017 (ANSA/ GIANFRANCO CRISCENTI)
Girolamo Fazio, candidato sindaco di Trapani, al proprio seggio, l'11 giugno 2017 (ANSA/ GIANFRANCO CRISCENTI)

Trapani sarà commissariata, perché al ballottaggio hanno votato solo il 26,75 per cento degli elettori. Va detto che era un ballottaggio assurdo: sulla scheda elettorale c’era il nome di un solo candidato, Pietro Savona del Partito Democratico, dopo il boicottaggio di Girolamo “Mimmo” Fazio, il candidato del centrodestra.

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È finita così perché li candidato di centrodestra Fazio ha deciso di non presentare entro il termine previsto la lista degli assessori della sua eventuale giunta, requisito necessario in Sicilia per essere ammessi al ballottaggio. Per questo Fazio di fatto si è escluso volontariamente dal ballottaggio, lasciando come unico candidato soltanto Savona. Dietro la decisione c’è un ardito stratagemma politico, secondo le ricostruzioni dei giornali. A questo punto, al ballottaggio doveva votare almeno il 50 per cento degli aventi diritto perché l’elezione di Savona fosse valida.

Le strategie di Fazio sono motivate da un calcolo politico, secondo Repubblica: Fazio spera di potersi ricandidare dopo aver risolto la sua situazione giudiziaria. Fazio infatti – che è già stato sindaco di Trapani dal 2001 al 2012 – è indagato in relazione a un presunto giro di tangenti che riguardano il trasporto marittimo locale. Secondo l’accusa Fazio avrebbe favorito l’armatore Ettore Morace, amministratore della delegato dell’azienda di trasporti Liberty Lines, che è la più grande compagnia di aliscafi d’Europa, in cambio di tangenti. Morace e Fazio si conoscono e sono legati: la moglie di Morace, Annemarie Collart Morace, era una delle persone indicate da Fazio come futuri assessori in caso di vittoria alle elezioni. A maggio Fazio e Morace sono stati arrestati: Fazio è rimasto agli arresti domiciliari per sedici giorni, fino al 3 giugno, mentre Morace si trova tuttora ai domiciliari.

Subito dopo il primo turno Fazio si era detto soddisfatto del risultato, aggiungendo che se non ci fosse stata la vicenda giudiziaria in ballo sarebbe probabilmente stato eletto senza bisogno del ballottaggio (in Sicilia è sufficiente il 40 per cento dei voti). Poi però la procura di Trapani ha fatto ricorso al Tribunale del Riesame per il ripristino della custodia cautelare nei suoi confronti, e quindi il 13 giugno Fazio si è dimesso da deputato regionale, carica che aveva dal 2012, e aveva annunciato di non voler accettare l’incarico di sindaco in caso di elezione.