Ora Trump dice che non ci sono registrazioni di lui e Comey

Naturalmente su Twitter, smentendo ipotesi minacciose che lui stesso aveva fatto, su Twitter

(NICHOLAS KAMM/AFP/Getty Images)
(NICHOLAS KAMM/AFP/Getty Images)

Giovedì sera il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha smentito su Twitter l’ipotesi che ci siano delle registrazioni delle conversazioni avvenute tra lui e l’ex direttore dell’FBI James Comey, ipotesi che erano state insinuate dallo stesso Trump in alcuni tweet delle scorse settimane. Le conversazioni a cui fa riferimento Trump sono quelle in cui, secondo dei memo scritti e diffusi da Comey, il presidente degli Stati Uniti avrebbe chiesto “fedeltà“(”loyalty”, termine che in inglese sta tra “lealtà” e “fedeltà“) a Comey, che avrebbe però declinato ritenendo la richiesta inappropriata. Comey è stato poi licenziato da Trump lo scorso maggio.

Con tutte le notizie di recenti fughe di notizie, operazioni di sorveglianza e intercettazioni, non ho idea se ci siano “nastri” o registrazioni di mie conversazioni con James Comey, ma non ho fatto, e non ho, nessun tipo di registrazioni simili.

I tweet di Trump sono l’ultimo capitolo di uno scambio di accuse che va avanti da settimane, ma non smentiscono definitivamente l’ipotesi che ci siano registrazioni, visto che dicono soltanto che lui non ne «ha idea». Come scrive il New York Times, sembrano però confermare la teoria secondo la quale i tweet dello scorso maggio in cui Trump ne ipotizzava l’esistenza fossero delle minacce senza basi. Lo stesso Comey, durante un’udienza davanti alla commissione intelligence del Senato, aveva detto di sperare ci fossero registrazioni delle conversazioni, nelle quali, secondo la sua testimonianza, Trump gli avrebbe chiesto di lasciar perdere l’indagine riguardo ai legami tra l’ex consigliere per la sicurezza nazionale Michael T. Flynn e la Russia.