Leonetto Cappiello, Absinthe extra superieur J.E. Pernot, 1900 circa Treviso, Museo nazionale Collezione Salce - Archivio fotografico del Polo Museale del Veneto, su concessione del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo
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Pubblicità della Belle Époque

Le bellissime illustrazioni con cui si faceva la pubblicità fino agli anni Sessanta, nel nuovo museo Salce di Treviso

manifesti belle epoque

A Treviso ha da poco aperto il Museo nazionale Collezione Salce, che raccoglie migliaia di locandine e manifesti pubblicitari dai primi del Novecento agli anni Sessanta. In occasione dell’apertura, fino al 24 settembre sarà possibile visitare la prima delle tre mostre previste, quella sulla Belle Époque, a cui poi seguiranno “Tra le due guerre (14 luglio – 15 ottobre)” e “Dal secondo dopoguerra al 1962 (27 ottobre 2017 – 21 gennaio 2018)”.
Il museo è una sorta di antologia della grafica pubblicitaria, nella selezione del collezionista Nando Salce, nato a Treviso nel 1877: Salce iniziò la sua collezione con l’acquisto di Incandescenza a gas Auer, di Giovanni Maria Mataloni, realizzato nel 1895, e la continuò fino a raccogliere 24.580 pezzi, che alla morte, nel 1962, donò allo stato. Qui trovate una selezione della prima mostra sulla Belle Époque: ci sono, tra gli altri, le pattinatrici del pubblicitario e pittore francese Jules Chéret, le ballerine di Leonetto Cappiello, le dame alla moda di Aleardo Terzi, e ancora i lavori di Alfons Mucha, Marcello Dudovich, Leopoldo Metlicovtz e Giovanni Maria Mataloni. Tutta la collezione Salce è consultabile sul sito del museo.