L’attacco contro un pullman di copti in Egitto
Un gruppo di uomini armati ha ucciso almeno 28 persone a sud del Cairo
Un gruppo di uomini armati ha attaccato alcuni cristiani copti che si trovavano su un pullman in Egitto, a Minya, una città che è a circa 250 chilometri a sud del Cairo, lungo la sponda occidentale del Nilo. Essam al-Bedaiwy, governatore della provincia di Minya, ha detto che il pullman stava portando i copti verso un monastero. 28 persone sono morte, molte delle quali erano bambini. La dinamica dell’attacco non è ancora chiara.
Reuters: Provincial Governor in Minya in Egypt says 23 people have been killed & 25 injured after gunmen attacked group of Coptic Christians
— Sky News Breaking (@SkyNewsBreak) May 26, 2017
In Egitto la maggior parte dei cristiani – circa il 10 per cento della popolazione totale – fa parte della chiesa copta, una delle più antiche chiese cristiane del mondo. I primi cristiani (allora non ancora copti) si stabilirono in Egitto nei primi secoli della cristianità e il copto, che quasi nessuno è più in grado di parlare, è considerato la lingua attualmente più vicina all’egiziano antico, quello che si scriveva con i geroglifici. A partire dagli anni Settanta del secolo scorso, le relazioni tra i copti e i musulmani si sono fatte più tese, anche se durante il regime dell’ex presidente Hosni Mubarak la Costituzione garantiva la libertà religiosa ai copti. Di recente si è parlato di copti per gli attentati terroristici del 9 aprile e per la visita in Egitto di Papa Francesco, alcune settimane dopo.